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Juventus, Allegri e il &#34;rosso&#34; sbagliato

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&lt;p&gt;Nella consueta conferenza stampa della vigilia della sfida tra Juventus ed Empoli il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri ha scomodato un paragone tennistico per spiegare le differenze tra la sua squadra e l&#39;Inter di Simone Inzaghi. Tirando in ballo l&#39;attuale numero uno al mondo del tennis, appena battuto dall&#39;italiano Jannik Sinner nella semifinale dell&#39;Australian Open, Allegri ha detto che la sua Juventus è giovane, come l&#39;italiano, mentre l&#39;Inter è sempre la squadra più forte in Italia ed è anche più esperta, proprio come il campionissimo Djokovic.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;L&#39;italiano che questa mattina è impegnato nella finale del torneo contro il russo Medveded è famoso non solo per la sua bravura con la racchetta in mano, ma anche per la sua capigliatura di un rosso acceso, tanto da avere i suoi supporter che si fanno chiamare i &lt;em&gt;&#34;Carota boys&#34;&lt;/em&gt; proprio in onore del suo colore dei capelli. L&#39;invocare il tennista però ha portato un po&#39; di sfortuna al tecnico livornese che nella partita di ieri sera si è trovato fin troppo presto ad avere a che fare con un altro rosso, quello sventolato sotto il naso di Milik dopo poco più di un quarto d&#39;ora di gioco per una brutta entrata del polacco su Cerri.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;L&#39;improvvisa e intempestiva situazione ha certamente scombussolato i piani di una Juventus la cui testa era forse un po&#39; troppa rivolta al prossimo impegno di campionato, quello contro l&#39;Inter. In vista del big match del prossimo turno &lt;strong&gt;Allegri aveva infatti rinunciato agli acciaccati Rabiot e Chiesa&lt;/strong&gt;, lasciati direttamente fuori dall&#39;elenco dei convocati, &lt;strong&gt;e portato solamente in panchina Danilo e Yildiz&lt;/strong&gt;, rilanciando dal primo minuto Alex Sandro, Miretti come mezz&#39;ala sinistra e Milik in attacco con Vlahovic. Dall&#39;altra parte Davide Nicola sedeva per la seconda volta sulla panchina degli azzurri e la sua prima volontà era quella di sistemare la fase difensiva, trovarsi di fronte una squadra con una sola punta per oltre settanta minuti di gioco ha facilitato e non di poco questo compito. &lt;strong&gt;L&#39;espulsione di Milik ha fatto sì che l&#39;Empoli prendesse coraggio&lt;/strong&gt; stabilendosi con grande costanza nella metà campo juventina, mentre i bianconeri si limitavano a controllare la propria area di rigore cercando di innescare la fisicità di Vlahovic in contropiede, anche se l&#39;occasione più clamorosa del primo tempo è arrivata nei minuti di recupero sui piedi di Miretti su di un clamoroso svarione di Gyasi.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Nella ripresa invece la Juventus si è presentata in campo con un atteggiamento profondamente diverso, aggredendo molto più alta l&#39;Empoli e cercando più un gioco corale anche in fase offensiva come la bella iniziativa costruita in tandem da Cambiaso e McKennie. Sul conseguente calcio d&#39;angolo Vlahovic è stato rapidissimo a risolvere la mischia insaccando alle spalle di un incolpevole Caprile. Dopo il gol segnato la Juventus l&#39;Empoli si è preso qualche minuto per riorganizzarsi nuovamente e inanellare almeno due occasioni importanti prima di trovare il pareggio con una conclusione di Baldanzi da fuori area. Nonostante i cambi offensivi nel finale è stata la squadra ospite ad andare più vicina alla vittoria con Cambiaghi che chiama al grande intervento Szczesny.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;In attesa della sfida odierna tra Inter e Fiorentina &lt;strong&gt;quello di ieri sera è stato un mezzo passo falso per la Juventus&lt;/strong&gt;. I bianconeri avevano la possibilità di allungare sui nerazzurri, mettendogli un po&#39; di pressione psicologica addosso prima dello scontro diretto di San Siro che andrà in scena la sera di domenica 04 febbraio. La nuova situazione di classifica dovrà dunque spingere la truppa bianconera a dare il massimo nella prossima sfida, magari evitando scaramanticamente paragoni con altri sport nella conferenza stampa della vigilia.&lt;/p&gt;

Curiosa quanto negativa coincidenza tra la conferenza stampa della vigilia e quanto accaduto in campo

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I bianconeri sono in piena striscia positiva, ma la sosta gli permetterà di recuperare alcuni giocatori

Juventus, una sosta dal sapore amletico

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Nella consueta conferenza stampa della vigilia della sfida tra Juventus ed Empoli il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri ha scomodato un paragone tennistico per spiegare le differenze tra la sua squadra e l'Inter di Simone Inzaghi. Tirando in ballo l'attuale numero uno al mondo del tennis, appena battuto dall'italiano Jannik Sinner nella semifinale dell'Australian Open, Allegri ha detto che la sua Juventus è giovane, come l'italiano, mentre l'Inter è sempre la squadra più forte in Italia ed è anche più esperta, proprio come il campionissimo Djokovic.&nbsp;
 
L'italiano che questa mattina è impegnato nella finale del torneo contro il russo Medveded è famoso non solo per la sua bravura con la racchetta in mano, ma anche per la sua capigliatura di un rosso acceso, tanto da avere i suoi supporter che si fanno chiamare i "Carota boys" proprio in onore del suo colore dei capelli. L'invocare il tennista però ha portato un po' di sfortuna al tecnico livornese che nella partita di ieri sera si è trovato fin troppo presto ad avere a che fare con un altro rosso, quello sventolato sotto il naso di Milik dopo poco più di un quarto d'ora di gioco per una brutta entrata del polacco su Cerri.&nbsp;
 
L'improvvisa e intempestiva situazione ha certamente scombussolato i piani di una Juventus la cui testa era forse un po' troppa rivolta al prossimo impegno di campionato, quello contro l'Inter. In vista del big match del prossimo turno Allegri aveva infatti rinunciato agli acciaccati Rabiot e Chiesa, lasciati direttamente fuori dall'elenco dei convocati, e portato solamente in panchina Danilo e Yildiz, rilanciando dal primo minuto Alex Sandro, Miretti come mezz'ala sinistra e Milik in attacco con Vlahovic. Dall'altra parte Davide Nicola sedeva per la seconda volta sulla panchina degli azzurri e la sua prima volontà era quella di sistemare la fase difensiva, trovarsi di fronte una squadra con una sola punta per oltre settanta minuti di gioco ha facilitato e non di poco questo compito. L'espulsione di Milik ha fatto sì che l'Empoli prendesse coraggio stabilendosi con grande costanza nella metà campo juventina, mentre i bianconeri si limitavano a controllare la propria area di rigore cercando di innescare la fisicità di Vlahovic in contropiede, anche se l'occasione più clamorosa del primo tempo è arrivata nei minuti di recupero sui piedi di Miretti su di un clamoroso svarione di Gyasi.&nbsp;
 
Nella ripresa invece la Juventus si è presentata in campo con un atteggiamento profondamente diverso, aggredendo molto più alta l'Empoli e cercando più un gioco corale anche in fase offensiva come la bella iniziativa costruita in tandem da Cambiaso e McKennie. Sul conseguente calcio d'angolo Vlahovic è stato rapidissimo a risolvere la mischia insaccando alle spalle di un incolpevole Caprile. Dopo il gol segnato la Juventus l'Empoli si è preso qualche minuto per riorganizzarsi nuovamente e inanellare almeno due occasioni importanti prima di trovare il pareggio con una conclusione di Baldanzi da fuori area. Nonostante i cambi offensivi nel finale è stata la squadra ospite ad andare più vicina alla vittoria con Cambiaghi che chiama al grande intervento Szczesny.
 
In attesa della sfida odierna tra Inter e Fiorentina quello di ieri sera è stato un mezzo passo falso per la Juventus. I bianconeri avevano la possibilità di allungare sui nerazzurri, mettendogli un po' di pressione psicologica addosso prima dello scontro diretto di San Siro che andrà in scena la sera di domenica 04 febbraio. La nuova situazione di classifica dovrà dunque spingere la truppa bianconera a dare il massimo nella prossima sfida, magari evitando scaramanticamente paragoni con altri sport nella conferenza stampa della vigilia.

Juventus, Allegri e il "rosso" sbagliato

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Curiosa quanto negativa coincidenza tra la conferenza stampa della vigilia e quanto accaduto in campo

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