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LORENZO PELLEGRINI: &#34;GIOCARE PER LA ROMA? UN&#39;EMOZIONE INFINITA&#34;

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&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Il centrocampista della Roma &lt;strong&gt;Lorenzo Pellegrini&lt;/strong&gt; ha risposto su Twitter alle domande dei tifosi giallorossi:&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Se avessi potuto scegliere uno sport diverso dal calcio, quale sarebbe stato?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Il Tennis. è lo sport che seguo di più. È  molto diverso dal calcio, essendo un sport individuale si conta solo sulle proprie forze. Da piccolo l’ho praticato ma non sono molto forte, mi piace più guardarlo. I miei tennisti preferiti sono Roger Federer e Novak Djokovic”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Qual è la tua routine quotidiana in questi giorni?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Mi sveglio presto per portare fuori i miei due cani. Passo molto tempo con mia figlia Camilla e mia moglie. Poi pranzo e nel pomeriggio svolgo il programma di allenamento che ricevo giornalmente dallo staff. Poi passo ancora del tempo con Camilla e con mia moglie, magari vediamo un film e una Serie TV”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Che genere di film preferisci?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Mi piace il genere crime, in particolare i film ispirati a storie vere. Un film che posso consigliare a tutti è Giustizia Privata. Se avete modo, vedetelo”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Che serie TV ci consigli?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Ho appena finito di vedere The Following. È una serie crime e con il tempo in più a disposizione in questo periodo ho già visto tutte e tre le stagioni. È stata molto intrigante”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Ti stai annoiando in questo periodo? Quanto ti manca il calcio?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Mi manca tanto la normalità ma sto sfruttando questo tempo per stare con la mia famiglia. Però non vedo l’ora di tornare alle mie abitudini, agli allenamenti a Trigoria, alle partite. Ma spero che la normalità torni presto per tutti e che tutta questa situazione si risolva per il meglio”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Cosa ricordi del tuo esordio a Cesena? Cosa ti disse Rudi Garcia prima della partita e prima di entrare? Sapevi già che ti avrebbe utilizzato?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Rudi Garcia prima di ogni partita bussava alla porta di tutti i giocatori per fare l’in bocca al lupo e per dare le ultime direttive. Quel giorno mi disse di tenermi pronto. Io fremevo dalla voglia di giocare. Quando mi mandò a fare il riscaldamento capii che forse era arrivato il momento di esordire. Non lo ringrazierò mai abbastanza per questo, abbiamo un bellissimo rapporto. Una volta entrato po’ di paura c’era. Era un periodo difficile e stavamo vincendo 1-0 con un gol di Daniele. Mancavano 25 minuti e sono entrato subito in clima partita, volevo che la Roma vincesse. La tensione era forte ma una volta in campo tutto è diventato più facile. Sono stati più emozionanti il prima e il dopo piuttosto che la partita in sé”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Che sensazioni si provano a segnare di tacco in un Derby?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Quella è una delle partite che ricordo con più piacere della scorsa stagione. Venivamo da un momento complicato, il Derby poteva essere la svolta e in parte lo è stata, anche per me personalmente. Pensate cosa significa per un ragazzo di Roma, con tutta la famiglia romanista, entrare a partita in corso in un Derby e segnare così in un momento di difficoltà per la squadra, nella quale non ci riusciva nulla. Allo stadio c’era anche mio padre mi hanno raccontato che è dovuto entrare a bere un bicchiere d’acqua perché si sentiva di svenire”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Qual è l’emozione più grande provata finora con la maglia della Roma?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Potrei dire Roma-Barcellona, ma personalmente il ricordo per il quale sento ancora i brividi è l’arrivo allo stadio per Roma-Liverpool. Nonostante avessimo perso 5-2 in casa loro, centinaia di tifosi hanno accolto il pullman incitandoci. Abbiamo impiegato 15 minuti per percorrere gli ultimi 500 metri. Non pensavo mai di poter vivere una cosa del genere”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Ciao dalla Florida: ci descriveresti il tuo ultimo tatuaggio? È per Camilla?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Sì, è una C con una stella sul collo dedicata a lei”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Quanto ti ha cambiato la nascita di Camilla?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Tanto. Quando sei di cattivo umore o arrabbiato, qualsiasi sentimento negativo passa quando la vedo. È una fonte di ispirazione continua. Sapere di avere la responsabilità di provare a trasmetterle l’educazione che ho ricevuto, di provare a farle capire la vita è un orgoglio. La mia famiglia è fondamentale per me. Anche i miei genitori, i miei fratelli, i miei cugini. Sono tutti importanti per me”&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;C’è un momento della tua esperienza nella Primavera che ricordi con maggiore affetto?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Ogni volta che ripenso al periodo in Primavera mi ribolle il sangue per il fatto di non essere riusciti a vincere un trofeo. Su quattro competizioni nel 2014-15 abbiamo giocato due semifinali e due finali ma ci è sempre mancato qualcosa per vincere. Però sono molto legato ai compagni di quella squadra. Un ricordo in particolare è il gol segnato a Latina in Youth League contro il Manchester City. Era il 2-0 e dopo quella rete capimmo che stavamo riuscendo ad arrivare alla final four di Nyon. C’erano tanti tifosi allo stadio, è stato bellissimo”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Spesso fai passaggi lunghi e precisi senza guardare, fai assist spettacolari che possono ricordarci Totti. Tu a chi ti senti di assomigliare calcisticamente?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;“Su questo è giusto spendere due parole: io non sarò mai Francesco, lui è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e come lui non ne nascerà un altro. Totti è Totti, io sono Lorenzo. Non saprei dire a chi somiglio, non mi piace fare paragoni, cerco solo di essere il miglior Lorenzo da mettere a disposizione della Roma”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Quali erano i tuoi idoli da bambino?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;Da romano e romanista i due punti di riferimento sono sempre stati Francesco e Daniele, lo stesso valeva per i miei cugini, per mio padre, per tutta la famiglia. Tralasciando loro due, un calciatore che ho sempre ammirato è Ronaldinho. Era capace di trasportarti con la sua classe. Faceva divertire perché per prima cosa si divertiva lui giocando. Oltre alla tecnica e alla qualità lo ammiravo tanto anche per questo&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Qual è l’infortunio che hai trovato più difficile da superare?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;La microfrattura del quinto metatarso dopo la partita di Lecce è stata dura perché ero in un buon momento e non mi aspettavo di ritrovarmi a dover subire un’operazione. Ma appena ho potuto sono tornato a lavorare mattina e pomeriggio per ritrovare la condizione. E sono contento di come sono riuscito a tornare&#34;&lt;/em&gt;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Sai che in Indonesia ci sono tanti tifosi della Roma?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;Ho visto diversi video, anche di quando la Roma è venuta giocare un’amichevole a Jakarta. È impressionante e inaspettato, sicuramente un motivo di orgoglio per noi&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Qual è stato il tuo gol più bello finora in maglia giallorossa?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;Il più bello forse è quello con la Fiorentina di dicembre, per l’azione che mi ha portato alla conclusione. Anche il primo con la SPAL sotto la Curva Sud lo ricordo con affetto. Però spero di segnarne presto di nuovi ancora più belli&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Qual è il tuo sogno più grande da calciatore?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;È vincere. Cerco di imparare il massimo da chi ha già vinto, di assorbire la giusta mentalità. So che per riuscirci non bisogna mai mollare di un centimetro ed è questo ciò che provo a fare. Poi ci sono momenti negativi e positivi. La differenza la fa come si affrontano e io cerco sempre di essere sereno di pensare solo a lavorare. Cerco sempre di immaginarmi come un treno che segue i suoi binari senza fermarsi mai qualunque sia l’ostacolo. Questo è quello che mi auguro, per me e per la mia squadra: tornare a vincere&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Che emozione è giocare per la squadra per cui fai il tifo sin da bambino?&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &lt;em&gt;&#34;È un’emozione infinita. Mi sento come tutti i ragazzi che giocavano con me da piccoli e che ora vengono allo stadio a tifare la Roma. Mi sento come se tutti questi ragazzi fossero me e come se io fossi loro. È un’emozione grande. È un’emozione quasi inspiegabile, tra le più belle che si possono provare, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Io vedo mio padre come un eroe e sapere che si emoziona vedendo me scendere in campo  con la maglia della Roma mi rende ancora più orgoglioso&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em&gt;(Foto Getty Images)&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;a href=&#34;http://www.asroma.com&#34;&gt;www.asroma.com&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;

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Easter Saturday will come to an end at the Olimpico, where Roma and Venezia will fight it out for crucial points

Roma-Verona: two sides with different objectives

Derby bragging rights are at stake as Lazio and Roma try to chase down the Champions League spots

Lazio vs. Roma, the eternal derby

Zaccagni and Isaksen will have to work hard on the wings. Roma will try to make the most of their midfield superiority

Derby di Roma: Brocchi’s analysis 

Ahead of the “Derby della Capitale”: we take a look back at iconic moments and unforgettable memories which transformed 90 minutes into eternity

Lazio vs. Roma: the time when…

The award will be presented to Roma striker in the pre-match of Roma vs Hellas Verona.

ARTEM DOVBYK “EA SPORTS FC PLAYER OF THE MONTH” FOR MARCH

Roma host Juve and will aim for a win to solidify their Champions League ambitions

Roma and Juventus have their own ambitions

Lecce will welcome Roma at 20:45 CET. The home side are desperate for points in their fight for safety, while their opposition are looking to make it seven wins in a row.

Roma up against Lecce to make it seven

Ranieri will want to maintain Roma’s good run of form as his side host his former team. Cagliari will be on the hunt for points for survival

Roma take on Cagliari at 16:00 CET

Empoli host Roma and are looking to get out of the relegation zone while the Giallorossi want to keep up their amazing form

Empoli vs. Roma, three crucial points 

Roma host Como at the Olimpico. The Giallorossi are looking for a fourth win in a row, while Como could record their third successive victory

Roma vs. Como: a match between two in-form sides

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Il centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini ha risposto su Twitter alle domande dei tifosi giallorossi:

Se avessi potuto scegliere uno sport diverso dal calcio, quale sarebbe stato? 
“Il Tennis. è lo sport che seguo di più. È  molto diverso dal calcio, essendo un sport individuale si conta solo sulle proprie forze. Da piccolo l’ho praticato ma non sono molto forte, mi piace più guardarlo. I miei tennisti preferiti sono Roger Federer e Novak Djokovic”.

Qual è la tua routine quotidiana in questi giorni? 
“Mi sveglio presto per portare fuori i miei due cani. Passo molto tempo con mia figlia Camilla e mia moglie. Poi pranzo e nel pomeriggio svolgo il programma di allenamento che ricevo giornalmente dallo staff. Poi passo ancora del tempo con Camilla e con mia moglie, magari vediamo un film e una Serie TV”.

Che genere di film preferisci? 
“Mi piace il genere crime, in particolare i film ispirati a storie vere. Un film che posso consigliare a tutti è Giustizia Privata. Se avete modo, vedetelo”.

Che serie TV ci consigli? 
“Ho appena finito di vedere The Following. È una serie crime e con il tempo in più a disposizione in questo periodo ho già visto tutte e tre le stagioni. È stata molto intrigante”.

Ti stai annoiando in questo periodo? Quanto ti manca il calcio? 
“Mi manca tanto la normalità ma sto sfruttando questo tempo per stare con la mia famiglia. Però non vedo l’ora di tornare alle mie abitudini, agli allenamenti a Trigoria, alle partite. Ma spero che la normalità torni presto per tutti e che tutta questa situazione si risolva per il meglio”.

Cosa ricordi del tuo esordio a Cesena? Cosa ti disse Rudi Garcia prima della partita e prima di entrare? Sapevi già che ti avrebbe utilizzato? 
“Rudi Garcia prima di ogni partita bussava alla porta di tutti i giocatori per fare l’in bocca al lupo e per dare le ultime direttive. Quel giorno mi disse di tenermi pronto. Io fremevo dalla voglia di giocare. Quando mi mandò a fare il riscaldamento capii che forse era arrivato il momento di esordire. Non lo ringrazierò mai abbastanza per questo, abbiamo un bellissimo rapporto. Una volta entrato po’ di paura c’era. Era un periodo difficile e stavamo vincendo 1-0 con un gol di Daniele. Mancavano 25 minuti e sono entrato subito in clima partita, volevo che la Roma vincesse. La tensione era forte ma una volta in campo tutto è diventato più facile. Sono stati più emozionanti il prima e il dopo piuttosto che la partita in sé”.

Che sensazioni si provano a segnare di tacco in un Derby? 
“Quella è una delle partite che ricordo con più piacere della scorsa stagione. Venivamo da un momento complicato, il Derby poteva essere la svolta e in parte lo è stata, anche per me personalmente. Pensate cosa significa per un ragazzo di Roma, con tutta la famiglia romanista, entrare a partita in corso in un Derby e segnare così in un momento di difficoltà per la squadra, nella quale non ci riusciva nulla. Allo stadio c’era anche mio padre mi hanno raccontato che è dovuto entrare a bere un bicchiere d’acqua perché si sentiva di svenire”.

Qual è l’emozione più grande provata finora con la maglia della Roma? 
“Potrei dire Roma-Barcellona, ma personalmente il ricordo per il quale sento ancora i brividi è l’arrivo allo stadio per Roma-Liverpool. Nonostante avessimo perso 5-2 in casa loro, centinaia di tifosi hanno accolto il pullman incitandoci. Abbiamo impiegato 15 minuti per percorrere gli ultimi 500 metri. Non pensavo mai di poter vivere una cosa del genere”.

Ciao dalla Florida: ci descriveresti il tuo ultimo tatuaggio? È per Camilla? 
“Sì, è una C con una stella sul collo dedicata a lei”.

Quanto ti ha cambiato la nascita di Camilla? 
“Tanto. Quando sei di cattivo umore o arrabbiato, qualsiasi sentimento negativo passa quando la vedo. È una fonte di ispirazione continua. Sapere di avere la responsabilità di provare a trasmetterle l’educazione che ho ricevuto, di provare a farle capire la vita è un orgoglio. La mia famiglia è fondamentale per me. Anche i miei genitori, i miei fratelli, i miei cugini. Sono tutti importanti per me”.

C’è un momento della tua esperienza nella Primavera che ricordi con maggiore affetto? 
“Ogni volta che ripenso al periodo in Primavera mi ribolle il sangue per il fatto di non essere riusciti a vincere un trofeo. Su quattro competizioni nel 2014-15 abbiamo giocato due semifinali e due finali ma ci è sempre mancato qualcosa per vincere. Però sono molto legato ai compagni di quella squadra. Un ricordo in particolare è il gol segnato a Latina in Youth League contro il Manchester City. Era il 2-0 e dopo quella rete capimmo che stavamo riuscendo ad arrivare alla final four di Nyon. C’erano tanti tifosi allo stadio, è stato bellissimo”.

Spesso fai passaggi lunghi e precisi senza guardare, fai assist spettacolari che possono ricordarci Totti. Tu a chi ti senti di assomigliare calcisticamente? 
“Su questo è giusto spendere due parole: io non sarò mai Francesco, lui è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e come lui non ne nascerà un altro. Totti è Totti, io sono Lorenzo. Non saprei dire a chi somiglio, non mi piace fare paragoni, cerco solo di essere il miglior Lorenzo da mettere a disposizione della Roma”.

Quali erano i tuoi idoli da bambino? 
"Da romano e romanista i due punti di riferimento sono sempre stati Francesco e Daniele, lo stesso valeva per i miei cugini, per mio padre, per tutta la famiglia. Tralasciando loro due, un calciatore che ho sempre ammirato è Ronaldinho. Era capace di trasportarti con la sua classe. Faceva divertire perché per prima cosa si divertiva lui giocando. Oltre alla tecnica e alla qualità lo ammiravo tanto anche per questo".

Qual è l’infortunio che hai trovato più difficile da superare? 
"La microfrattura del quinto metatarso dopo la partita di Lecce è stata dura perché ero in un buon momento e non mi aspettavo di ritrovarmi a dover subire un’operazione. Ma appena ho potuto sono tornato a lavorare mattina e pomeriggio per ritrovare la condizione. E sono contento di come sono riuscito a tornare".

Sai che in Indonesia ci sono tanti tifosi della Roma? 
"Ho visto diversi video, anche di quando la Roma è venuta giocare un’amichevole a Jakarta. È impressionante e inaspettato, sicuramente un motivo di orgoglio per noi".

Qual è stato il tuo gol più bello finora in maglia giallorossa? 
"Il più bello forse è quello con la Fiorentina di dicembre, per l’azione che mi ha portato alla conclusione. Anche il primo con la SPAL sotto la Curva Sud lo ricordo con affetto. Però spero di segnarne presto di nuovi ancora più belli".

Qual è il tuo sogno più grande da calciatore? 
"È vincere. Cerco di imparare il massimo da chi ha già vinto, di assorbire la giusta mentalità. So che per riuscirci non bisogna mai mollare di un centimetro ed è questo ciò che provo a fare. Poi ci sono momenti negativi e positivi. La differenza la fa come si affrontano e io cerco sempre di essere sereno di pensare solo a lavorare. Cerco sempre di immaginarmi come un treno che segue i suoi binari senza fermarsi mai qualunque sia l’ostacolo. Questo è quello che mi auguro, per me e per la mia squadra: tornare a vincere".

Che emozione è giocare per la squadra per cui fai il tifo sin da bambino? 
"È un’emozione infinita. Mi sento come tutti i ragazzi che giocavano con me da piccoli e che ora vengono allo stadio a tifare la Roma. Mi sento come se tutti questi ragazzi fossero me e come se io fossi loro. È un’emozione grande. È un’emozione quasi inspiegabile, tra le più belle che si possono provare, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Io vedo mio padre come un eroe e sapere che si emoziona vedendo me scendere in campo  con la maglia della Roma mi rende ancora più orgoglioso".

(Foto Getty Images)

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LORENZO PELLEGRINI: "GIOCARE PER LA ROMA? UN'EMOZIONE INFINITA"

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