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&lt;p&gt;Il Mapei Stadium rappresenta uno degli stadi più giovani che ospitano gare di Serie A: nasce infatti all’inizio degli anni ‘90. É sede delle partite interne del Sassuolo e si trova nella località di Mancasale, a Reggio Emilia.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Costruito per sostituire l’ormai vecchio stadio Mirabello, viene costruito a partire dal 1994 per volontà dell’allora amministratore delegato della Reggiana, Franco Dal Cin, con una formula completamente nuova e mai usata prima. Un vero e proprio finanziamento popolare dove più di mille tifosi VIP hanno deciso di sottoscrivere un abbonamento pluriennale con la squadra emiliana.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Completato in soli otto mesi, lo stadio, in quel momento intitolato “Giglio” (a seguito di un contratto di sponsorizzazione con l’omonima azienda alimentare), viene inaugurato il 15 aprile 1995 con il match di Serie A Reggiana-Juventus, terminato 1-2 in favore dei bianconeri: ad aprire le marcature Roberto Baggio, poi il pareggio di Padovano su rigore riporta il match in equilibrio. Quasi allo scadere però il Divin Codino segna ancora e chiude definitivamente la partita.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;L’impianto, con una capienza di poco meno di 30.000 posti è, al termine dei lavori, assolutamente all’avanguardia e caratterizzato da numerosi comfort: un sistema di schermi a circuito chiuso, panchine riscaldate, settori dotati di minibar e un metodo tutto nuovo di vendita dei biglietti.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Nel 2004 lo stadio subisce diverse modifiche in vista della costruzione del centro commerciale “I Petali”: l’area diventa un vero e proprio luogo ludico dove, oltre all’impianto sportivo, si trovano anche negozi e servizi per il tempo libero. Questa nuova struttura porta a un ridimensionamento e la capienza si assesta sui 20.000 posti.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Tra il 2005 e il 2006, oltre a cessare i diritti del naming (l’impianto continua però a chiamarsi Giglio fino al 2012, quando viene ribattezzato Città del Tricolore), la Reggiana e la Mirabello 2000 falliscono e l’intera struttura viene messa all’asta. Gli anni passano, ma nessun acquirente si propone per vincere la gara.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Bisogna aspettare il 2013 per la svolta: partecipano all’asta da una parte la Football Properties, il cui capofila è il presidente della Reggiana Alessandro Barilli, e dall’altra la Mapei di Giorgio Squinzi, proprietario del Sassuolo. Alla fine, è il club neroverde a vincere e ad aggiudicarsi l’intera struttura. Partono quindi immediatamente le opere di ristrutturazione (sia del terreno di gioco sia dei locali interni), con lo stadio che viene denominato Mapei Stadium.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Una curiosità: il 12 agosto 2015, in occasione del trofeo precampionato TIM (con Milan, Inter e Sassuolo), allo stadio Mapei viene presentata in anteprima la goal-line technology, la tecnologia oggi usata nelle maggiori competizioni del mondo per evitare il rischio di marcature fantasma.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Lo stadio però negli anni non ospita solo le partite del Sassuolo: nella stagione 2015-2016 ecco ad esempio la finale della Women’s Champions League con l&#39;Olympique Lione che, battendo il Wolfsburg ai rigori, vince il trofeo per la terza volta nella sua storia. Nel 2017 poi si gioca una partita di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2018 tra Italia e Israele, vinta 1-0 dagli Azzurri grazie al gol di Ciro Immobile. Il 15 novembre 2020 infine si tiene l&#39;ultimo turno interno dell&#39;Italia in Nations League contro la Polonia.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Sassuolo-Lecce sarà la prima partita a disputarsi al Mapei Stadium della prossima Serie A TIM 2022/2023. La squadra guidata da Dionisi affronterà i giallorossi di Baroni: giocare contro una neopromossa non è mai semplice, ma i tifosi neroverdi sono pronti a riempire lo stadio sabato 20 agosto alle 20.45, chiedendo un solo risultato: la vittoria.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto www.mapei.com)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

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Il Mapei Stadium rappresenta uno degli stadi più giovani che ospitano gare di Serie A: nasce infatti all’inizio degli anni ‘90. É sede delle partite interne del Sassuolo e si trova nella località di Mancasale, a Reggio Emilia.
Costruito per sostituire l’ormai vecchio stadio Mirabello, viene costruito a partire dal 1994 per volontà dell’allora amministratore delegato della Reggiana, Franco Dal Cin, con una formula completamente nuova e mai usata prima. Un vero e proprio finanziamento popolare dove più di mille tifosi VIP hanno deciso di sottoscrivere un abbonamento pluriennale con la squadra emiliana.
Completato in soli otto mesi, lo stadio, in quel momento intitolato “Giglio” (a seguito di un contratto di sponsorizzazione con l’omonima azienda alimentare), viene inaugurato il 15 aprile 1995 con il match di Serie A Reggiana-Juventus, terminato 1-2 in favore dei bianconeri: ad aprire le marcature Roberto Baggio, poi il pareggio di Padovano su rigore riporta il match in equilibrio. Quasi allo scadere però il Divin Codino segna ancora e chiude definitivamente la partita.
L’impianto, con una capienza di poco meno di 30.000 posti è, al termine dei lavori, assolutamente all’avanguardia e caratterizzato da numerosi comfort: un sistema di schermi a circuito chiuso, panchine riscaldate, settori dotati di minibar e un metodo tutto nuovo di vendita dei biglietti.
Nel 2004 lo stadio subisce diverse modifiche in vista della costruzione del centro commerciale “I Petali”: l’area diventa un vero e proprio luogo ludico dove, oltre all’impianto sportivo, si trovano anche negozi e servizi per il tempo libero. Questa nuova struttura porta a un ridimensionamento e la capienza si assesta sui 20.000 posti.
Tra il 2005 e il 2006, oltre a cessare i diritti del naming (l’impianto continua però a chiamarsi Giglio fino al 2012, quando viene ribattezzato Città del Tricolore), la Reggiana e la Mirabello 2000 falliscono e l’intera struttura viene messa all’asta. Gli anni passano, ma nessun acquirente si propone per vincere la gara.
Bisogna aspettare il 2013 per la svolta: partecipano all’asta da una parte la Football Properties, il cui capofila è il presidente della Reggiana Alessandro Barilli, e dall’altra la Mapei di Giorgio Squinzi, proprietario del Sassuolo. Alla fine, è il club neroverde a vincere e ad aggiudicarsi l’intera struttura. Partono quindi immediatamente le opere di ristrutturazione (sia del terreno di gioco sia dei locali interni), con lo stadio che viene denominato Mapei Stadium.
Una curiosità: il 12 agosto 2015, in occasione del trofeo precampionato TIM (con Milan, Inter e Sassuolo), allo stadio Mapei viene presentata in anteprima la goal-line technology, la tecnologia oggi usata nelle maggiori competizioni del mondo per evitare il rischio di marcature fantasma.
Lo stadio però negli anni non ospita solo le partite del Sassuolo: nella stagione 2015-2016 ecco ad esempio la finale della Women’s Champions League con l'Olympique Lione che, battendo il Wolfsburg ai rigori, vince il trofeo per la terza volta nella sua storia. Nel 2017 poi si gioca una partita di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2018 tra Italia e Israele, vinta 1-0 dagli Azzurri grazie al gol di Ciro Immobile. Il 15 novembre 2020 infine si tiene l'ultimo turno interno dell'Italia in Nations League contro la Polonia.
Sassuolo-Lecce sarà la prima partita a disputarsi al Mapei Stadium della prossima Serie A TIM 2022/2023. La squadra guidata da Dionisi affronterà i giallorossi di Baroni: giocare contro una neopromossa non è mai semplice, ma i tifosi neroverdi sono pronti a riempire lo stadio sabato 20 agosto alle 20.45, chiedendo un solo risultato: la vittoria.
(Foto www.mapei.com)&nbsp;

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