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Giudice Sportivo, Serie A Enilive 2024/2025 - 18ª Giornata

COMO ROSA DEI 25 - 29_12_2024

Aggiornamento Numerazioni Maglie Serie A Enilive 2024/2025

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&lt;p&gt;Lo stadio che ospita le partite interne dell’Udinese è il più grande impianto scoperto della regione e il ventesimo in tutta Italia. In origine denominato “dei Rizzi” e poi “Diamante”, conosciuto anche come Friuli, a partire dal 2016 viene chiamato Dacia Arena.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Ideato per volontà del sindaco Angelo Candolini, è pensato per sostituire il vecchio Moretti, che fino ai primi anni settanta è la sede dei match casalinghi dei bianconeri. Moderno e innovativo, il suo design prende ispirazione da due impianti avveniristici: l’Olimpico di Monaco di Baviera e il Gateway Arch di St. Louis, nel Missouri. Proprio queste due strutture, infatti, suggeriscono ciò che diventa il vero e proprio tratto distintivo dello stadio: l’arco di cemento armato lungo 200 e alto 31,30 metri, che ancora oggi svetta a sostegno della copertura della tribuna principale.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Così come i suoi modelli esteri, tra l’altro, viene anche costruito in larga parte a terrapieno, cioè in una conca al di sotto del livello del terreno, in modo tale da non incidere in maniera impattante con l’ambiente attorno.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Progettato per avvicinare il più possibile i tifosi ai giocatori, non ha alcun tipo di barriera a separare il pubblico dal campo. Tutti i 25.132 posti, infatti, garantiscono un’ottima visuale da ogni posizione, persino nella zona delle panchine, le quali non limitano per nulla la visuale sul terreno di gioco.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Inaugurato il 26 settembre del 1976 (dieci giorni dopo la seconda grande scossa di terremoto che colpisce il Friuli), in occasione della partita di Serie C Udinese-Seregno (vinta dai bianconeri con una rete di Claudio Pellegrini), si presenta ancora incompleto: gli unici spalti realizzati con struttura in cemento sono quelli della tribuna coperta.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Le curve e i distinti vengono completati all’inizio degli anni ottanta, quando viene inserito il maxischermo Cosmo, altro fiore all’occhiello dello stadio dopo l’imponente arco. Il tabellone ha infatti dimensioni enormi: 8 metri di altezza e 9,45 di lunghezza. Rappresenta all’epoca il terzo più grande al mondo installato in un impianto, dopo quelli del Coliseum di Los Angeles e del Veterans Stadium di Filadelfia, e rimane in uso fino al 1991 (solo nel 2010 viene sostituito con un nuovo schermo LED). &amp;nbsp;&amp;nbsp;&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Il primo vero e proprio intervento di restyling dello stadio avviene in occasione dei Mondiali di Italia ’90: nasce una nuova sala stampa, vengono installati nuovi seggiolini, migliorato il sistema d&#39;illuminazione e costruite due torrette sopra le curve, per consentire le riprese televisive con una visuale su tutto l&#39;impianto.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Durante la competizione mondiale, ospita alla fine tre partite: Uruguay-Spagna e due match della Corea del Sud (contro la Spagna e l’Uruguay).&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Oltre al calcio, data la sua natura polifunzionale, lo stadio di Udine è negli anni anche palcoscenico di concerti, partite di rugby e perfino della celebrazione eucaristica di Giovanni Paolo II del 3 maggio 1992.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Una curiosità: è tra i primi stadi italiani ad adottare la tecnologia Hawkeye, il cosiddetto occhio elettronico in grado di stabilire con esattezza se il pallone abbia varcato interamente la linea di porta. Si tratta di un sistema composto da 6 telecamere posizionate ai lati delle tribune e puntate sulle linee della porta.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Nell’aprile del 2012, il Comune pubblica un bando per la concessione e il rifacimento dello stadio: il Patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, presenta quindi un progetto moderno e interessante, che risulta presto vincente, ottenendo così il diritto di superficie per i successivi 99 anni. Sulle ceneri del vecchio Stadio Friuli, nasce quindi la Dacia Arena: l’impianto, ridisegnato all’inglese, senza pista di atletica e con una copertura totale di tutti i settori, ha una capienza pari a 25.132 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;La struttura viene inaugurata nel 2016, in occasione di Udinese-Juventus, partita persa dagli uomini di Stefano Colantuono per 4 a 0, con doppietta di Paulo Dybala e reti di Sami Khedira e Alex Sandro.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Un simbolo per la città e un orgoglio per l’Udinese: la Dacia Arena è pronta a vivere una nuova stagione di Serie A TIM ricca di grande spettacolo. La squadra, guidata dal neo tecnico Andrea Sottil, disputerà il primo match casalingo sabato 20 agosto alle 18:30 contro la Salernitana di Davide Nicola.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto www.udinese.it)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

Tutto sullo stadio dell’Udinese 

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Serie A Enilive

Nelle altre due partite del pomeriggio pareggi in Udinese-Torino e Juventus-Fiorentina

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Udinese salda al nono posto con il successo a Firenze, l`Inter supera il Como

L`INTER SI AVVICINA ALLA VETTA

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Fiorentina-Udinese alle 18.30

Il Comitato Esecutivo dell’UEFA ha scelto Udine per ospitare il match del prossimo 13 agosto

La Supercoppa Europea 2025 si giocherà al Bluenergy Stadium

Le prime due provano a scappar via, la Juventus perde terreno

VITTORIE PER ATALANTA E NAPOLI

Udinese a caccia della seconda vittoria consecutiva, il Napoli cerca tre punti per dimenticare il ko interno con la Lazio

Il Napoli riparte da Udine

L’iniziativa, realizzata in partnership con BAT Italia e Udinese Calcio,  punta a sostenere l’adozione di comportamenti virtuosi tra il pubblico al fine di  ridurre l’abbandono di rifiuti e contenere le emissioni di CO2

FONDAZIONE MAREVIVO PROMUOVE IL RISPETTO DELL`AMBIENTE  NEGLI STADI CON LA CAMPAGNA “ONE MISSION, ONE PLANET”

Intervento chirurgico perfettamente riuscito per il portiere

Udinese, nota ufficiale: Maduka Okoye

I friulani salgono al nono posto, i brianzoli restano al penultimo

L`UDINESE PASSA A MONZA

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Lo stadio che ospita le partite interne dell’Udinese è il più grande impianto scoperto della regione e il ventesimo in tutta Italia. In origine denominato “dei Rizzi” e poi “Diamante”, conosciuto anche come Friuli, a partire dal 2016 viene chiamato Dacia Arena.
Ideato per volontà del sindaco Angelo Candolini, è pensato per sostituire il vecchio Moretti, che fino ai primi anni settanta è la sede dei match casalinghi dei bianconeri. Moderno e innovativo, il suo design prende ispirazione da due impianti avveniristici: l’Olimpico di Monaco di Baviera e il Gateway Arch di St. Louis, nel Missouri. Proprio queste due strutture, infatti, suggeriscono ciò che diventa il vero e proprio tratto distintivo dello stadio: l’arco di cemento armato lungo 200 e alto 31,30 metri, che ancora oggi svetta a sostegno della copertura della tribuna principale.
Così come i suoi modelli esteri, tra l’altro, viene anche costruito in larga parte a terrapieno, cioè in una conca al di sotto del livello del terreno, in modo tale da non incidere in maniera impattante con l’ambiente attorno.
Progettato per avvicinare il più possibile i tifosi ai giocatori, non ha alcun tipo di barriera a separare il pubblico dal campo. Tutti i 25.132 posti, infatti, garantiscono un’ottima visuale da ogni posizione, persino nella zona delle panchine, le quali non limitano per nulla la visuale sul terreno di gioco.
Inaugurato il 26 settembre del 1976 (dieci giorni dopo la seconda grande scossa di terremoto che colpisce il Friuli), in occasione della partita di Serie C Udinese-Seregno (vinta dai bianconeri con una rete di Claudio Pellegrini), si presenta ancora incompleto: gli unici spalti realizzati con struttura in cemento sono quelli della tribuna coperta.
Le curve e i distinti vengono completati all’inizio degli anni ottanta, quando viene inserito il maxischermo Cosmo, altro fiore all’occhiello dello stadio dopo l’imponente arco. Il tabellone ha infatti dimensioni enormi: 8 metri di altezza e 9,45 di lunghezza. Rappresenta all’epoca il terzo più grande al mondo installato in un impianto, dopo quelli del Coliseum di Los Angeles e del Veterans Stadium di Filadelfia, e rimane in uso fino al 1991 (solo nel 2010 viene sostituito con un nuovo schermo LED). &nbsp;&nbsp;&nbsp;
Il primo vero e proprio intervento di restyling dello stadio avviene in occasione dei Mondiali di Italia ’90: nasce una nuova sala stampa, vengono installati nuovi seggiolini, migliorato il sistema d'illuminazione e costruite due torrette sopra le curve, per consentire le riprese televisive con una visuale su tutto l'impianto.
Durante la competizione mondiale, ospita alla fine tre partite: Uruguay-Spagna e due match della Corea del Sud (contro la Spagna e l’Uruguay).
Oltre al calcio, data la sua natura polifunzionale, lo stadio di Udine è negli anni anche palcoscenico di concerti, partite di rugby e perfino della celebrazione eucaristica di Giovanni Paolo II del 3 maggio 1992.
Una curiosità: è tra i primi stadi italiani ad adottare la tecnologia Hawkeye, il cosiddetto occhio elettronico in grado di stabilire con esattezza se il pallone abbia varcato interamente la linea di porta. Si tratta di un sistema composto da 6 telecamere posizionate ai lati delle tribune e puntate sulle linee della porta.
Nell’aprile del 2012, il Comune pubblica un bando per la concessione e il rifacimento dello stadio: il Patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, presenta quindi un progetto moderno e interessante, che risulta presto vincente, ottenendo così il diritto di superficie per i successivi 99 anni. Sulle ceneri del vecchio Stadio Friuli, nasce quindi la Dacia Arena: l’impianto, ridisegnato all’inglese, senza pista di atletica e con una copertura totale di tutti i settori, ha una capienza pari a 25.132 spettatori.
La struttura viene inaugurata nel 2016, in occasione di Udinese-Juventus, partita persa dagli uomini di Stefano Colantuono per 4 a 0, con doppietta di Paulo Dybala e reti di Sami Khedira e Alex Sandro.
Un simbolo per la città e un orgoglio per l’Udinese: la Dacia Arena è pronta a vivere una nuova stagione di Serie A TIM ricca di grande spettacolo. La squadra, guidata dal neo tecnico Andrea Sottil, disputerà il primo match casalingo sabato 20 agosto alle 18:30 contro la Salernitana di Davide Nicola.
(Foto www.udinese.it)&nbsp;

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