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Lazio-Inter 2001/2002

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Serie A Enilive, 34ª Giornata - Variazione Programmazione Atalanta-Lecce

Aggiornamento Numerazioni Maglie Primavera 1 2024/2025

Giudice Sportivo, Serie A Enilive 2024/2025 - 33ª Giornata, gare del 23 aprile

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&lt;p&gt;Sono principalmente due i momenti calcistici entrati nell&#39;immaginario collettivo come esempi di ribaltoni quasi impossibili: il “5 maggio 2002”, quando la Juventus di Del Piero e Lippi superò al fotofinish l&#39;Inter di Ronaldo ed Hector Cuper, e la “Fatal Verona”, quando sempre i bianconeri, in maniera del tutto inaspettata e rocambolesca, vinsero il loro quindicesimo titolo ai danni del Milan. La terza giornata di Serie A TIM metterà di fronte quattro squadre protagoniste di queste vicende: venerdì alle 20.45 si giocherà Lazio-Inter, domenica alla stessa ora invece si sfideranno Juventus e Roma.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;5 maggio 2002. Fino a quell&#39;anno quella data era famosa per essere temutissima dagli studenti italiani: &#34;&lt;em&gt;Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro&lt;/em&gt;&#34;. Questo l&#39;incipit dell&#39;opera, scritta di getto da Alessandro Manzoni dopo aver appreso le circostanze della morte di Napoleone.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Qualche domenica prima di 181 anni dopo, durante l’ultimo scontro diretto tra Inter e Juventus, Clarence Seedorf &amp;nbsp;aveva segnato al 91&#39; il gol del 2-2 dei neroazzurri. &#39;Seedorf spegne i sogni della Juventus&#39; avevano titolato i giornali sportivi e non, visto che la squadra di Marcello Lippi aveva assaporato a lungo il sorpasso, almeno fino a quel gol che l&#39;aveva rispedita al terzo posto, proprio dietro i neroazzurri e la Roma.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Inter saldamente al comando dopo lo scontro diretto vinto con i giallorossi e la contemporanea sconfitta della Juventus a Parma e finale di campionato indirizzato, almeno fino alla terzultima giornata: Inter raggiunta in extremis a Verona dal Chievo, pareggio della Roma in casa del Milan e vittoria della Juve a Piacenza targata Nedved. In pochi minuti i cinque punti di vantaggio dell&#39;Inter sulla Juve si assottigliano e dopo le vittorie delle tre pretendenti al titolo nella penultima giornata, a 90 minuti dal termine la situazione è questa: Inter 69 punti, Juventus 68, Roma 67.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Inter impegnata in casa della Lazio e padrona del suo destino in un Olimpico tutto neroazzurro per spingere la squadra verso uno scudetto atteso per 13 anni. I biancocelesti puntano a un posto in Europa e, al netto della differenza di stimoli sono comunque una corazzata: Peruzzi; Stam, F. Couto, Nesta, Favalli; Poborsky, Giannichedda, Simeone, Stankovic; Fiore e Simone Inzaghi. La Juventus va subito in vantaggio di due gol contro l&#39;Udinese e ipoteca il match, l&#39;Inter risponde con Vieri che al 12&#39; porta avanti l&#39;Inter. Olimpico in delirio. Sette minuti dopo pareggia Poborsky, ma Di Biagio scaccia la paura al 24&#39;. L&#39;Inter rimette la partita sul binario giusto e rischia di segnare anche il terzo gol che però non arriva. Hector Cuper accende la sua quarta sigaretta (sì, all&#39;epoca si poteva fumare in panchina), come se sapesse: al 45&#39; Poborsky segna il 2-2 su clamoroso errore di Gresko e manda a riposo la Juventus da campione d&#39;Italia. Poi al decimo del secondo tempo Stefano Fiore batte un calcio di punizione su cui si avventa Diego Simeone che segna e non esulta: 3-2 Lazio. L&#39;Olimpico si spegne, incredulo, e l&#39;Inter tramortita subisce gli attacchi dei biancocelesti. La Roma passa a Torino grazie a un gol di Cassano e la Lazio segna il quarto gol con un signore destinato a diventare parte della famiglia neroazzurra poco meno di 20 anni dopo: Simone Inzaghi. La squadra di Cuper arriva addirittura terza e il 5 maggio si prende un posto nella storia calcistica a fianco della &#34;Fatal Verona&#34; come sinonimo di clamoroso e inaspettato ribaltone.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;A proposito di “Fatal Verona”: il 20 maggio del 1973, giorno in cui il Milan viene sconfitto 3-1 dall&#39;Hellas e perde lo scudetto, la Juventus vince in extremis proprio con la Roma grazie a un tiro da fuori di Cuccureddu. La partita però si gioca all&#39;Olimpico e questa è un&#39;altra storia, da raccontare, ma nel girone di ritorno.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto LaPresse)&lt;/p&gt;

5 maggio 2002, una data diventata celebre per un clamoroso e inaspettato ribaltone all&#39;Olimpico

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Sono principalmente due i momenti calcistici entrati nell'immaginario collettivo come esempi di ribaltoni quasi impossibili: il “5 maggio 2002”, quando la Juventus di Del Piero e Lippi superò al fotofinish l'Inter di Ronaldo ed Hector Cuper, e la “Fatal Verona”, quando sempre i bianconeri, in maniera del tutto inaspettata e rocambolesca, vinsero il loro quindicesimo titolo ai danni del Milan. La terza giornata di Serie A TIM metterà di fronte quattro squadre protagoniste di queste vicende: venerdì alle 20.45 si giocherà Lazio-Inter, domenica alla stessa ora invece si sfideranno Juventus e Roma.&nbsp;
5 maggio 2002. Fino a quell'anno quella data era famosa per essere temutissima dagli studenti italiani: "Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro". Questo l'incipit dell'opera, scritta di getto da Alessandro Manzoni dopo aver appreso le circostanze della morte di Napoleone.&nbsp;
Qualche domenica prima di 181 anni dopo, durante l’ultimo scontro diretto tra Inter e Juventus, Clarence Seedorf &nbsp;aveva segnato al 91' il gol del 2-2 dei neroazzurri. 'Seedorf spegne i sogni della Juventus' avevano titolato i giornali sportivi e non, visto che la squadra di Marcello Lippi aveva assaporato a lungo il sorpasso, almeno fino a quel gol che l'aveva rispedita al terzo posto, proprio dietro i neroazzurri e la Roma.
Inter saldamente al comando dopo lo scontro diretto vinto con i giallorossi e la contemporanea sconfitta della Juventus a Parma e finale di campionato indirizzato, almeno fino alla terzultima giornata: Inter raggiunta in extremis a Verona dal Chievo, pareggio della Roma in casa del Milan e vittoria della Juve a Piacenza targata Nedved. In pochi minuti i cinque punti di vantaggio dell'Inter sulla Juve si assottigliano e dopo le vittorie delle tre pretendenti al titolo nella penultima giornata, a 90 minuti dal termine la situazione è questa: Inter 69 punti, Juventus 68, Roma 67.
Inter impegnata in casa della Lazio e padrona del suo destino in un Olimpico tutto neroazzurro per spingere la squadra verso uno scudetto atteso per 13 anni. I biancocelesti puntano a un posto in Europa e, al netto della differenza di stimoli sono comunque una corazzata: Peruzzi; Stam, F. Couto, Nesta, Favalli; Poborsky, Giannichedda, Simeone, Stankovic; Fiore e Simone Inzaghi. La Juventus va subito in vantaggio di due gol contro l'Udinese e ipoteca il match, l'Inter risponde con Vieri che al 12' porta avanti l'Inter. Olimpico in delirio. Sette minuti dopo pareggia Poborsky, ma Di Biagio scaccia la paura al 24'. L'Inter rimette la partita sul binario giusto e rischia di segnare anche il terzo gol che però non arriva. Hector Cuper accende la sua quarta sigaretta (sì, all'epoca si poteva fumare in panchina), come se sapesse: al 45' Poborsky segna il 2-2 su clamoroso errore di Gresko e manda a riposo la Juventus da campione d'Italia. Poi al decimo del secondo tempo Stefano Fiore batte un calcio di punizione su cui si avventa Diego Simeone che segna e non esulta: 3-2 Lazio. L'Olimpico si spegne, incredulo, e l'Inter tramortita subisce gli attacchi dei biancocelesti. La Roma passa a Torino grazie a un gol di Cassano e la Lazio segna il quarto gol con un signore destinato a diventare parte della famiglia neroazzurra poco meno di 20 anni dopo: Simone Inzaghi. La squadra di Cuper arriva addirittura terza e il 5 maggio si prende un posto nella storia calcistica a fianco della "Fatal Verona" come sinonimo di clamoroso e inaspettato ribaltone.
A proposito di “Fatal Verona”: il 20 maggio del 1973, giorno in cui il Milan viene sconfitto 3-1 dall'Hellas e perde lo scudetto, la Juventus vince in extremis proprio con la Roma grazie a un tiro da fuori di Cuccureddu. La partita però si gioca all'Olimpico e questa è un'altra storia, da raccontare, ma nel girone di ritorno.
(Foto LaPresse)

5 maggio 2002, una data diventata celebre per un clamoroso e inaspettato ribaltone all'Olimpico

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5 maggio 2002, una data diventata celebre per un clamoroso e inaspettato ribaltone all'Olimpico

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