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&lt;p&gt;Immerso nel parco del Foro Italico, alle pendici di Monte Mario, lo Stadio Olimpico è il più grande complesso sportivo della città di Roma e uno dei maggiori in Europa. Originariamente conosciuto come stadio dei Cipressi, l’impianto è, dal finale della stagione 1952-1953 a oggi, la casa della Roma e della Lazio.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Progettato nel ‘27 dall’architetto Enrico Del Debbio e inaugurato parzialmente (sino al primo anello) nel 1932, viene ripreso cinque anni dopo, ma interrotto praticamente subito a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, diventando prima sede di manifestazioni ginnico-sportive e parate militari del periodo fascista e poi autoparco dalle truppe alleate.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Nel 1949 il CONI, all’epoca proprietario della struttura, decide di affidarne il completamento ad Annibale Vitellozzi, che lo termina nel 1953. La struttura viene inaugurata il 17 maggio, con l&#39;arrivo della tappa Napoli-Roma del 36° Giro d&#39;Italia e con la partita di calcio Italia-Ungheria, terminata 3-0 per i magiari con Nándor Hidegkuti autore del primo gol nel nuovo stadio.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;In quegli anni l’impianto viene soprannominato “dei Centomila” per via della capienza. Tuttavia, dopo l&#39;assegnazione dei Giochi olimpici del 1960 alla città di Roma, ecco la denominazione definitiva di Olimpico, con annessi alcuni lavori di ristrutturazione: sono infatti eliminati i posti in piedi, con il risultato di portare la capienza effettiva a 65.000 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;In vista dei mondiali di calcio del ‘90, la struttura viene quasi interamente demolita e ricostruita in cemento armato, con l&#39;eccezione della Tribuna Tevere, sopraelevata con l’aggiunta di altre gradinate. Le curve vengono avvicinate al campo di ben nove metri, mentre tutti i settori sono ricoperti con una tensostruttura bianca in fibra di vetro. Inoltre, sono installati anche dei seggiolini senza schienale e due maxischermi, costruiti nel 1987 per i mondiali di atletica, montati poi all&#39;interno delle curve.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Per poter ospitare la finale di Champions League del 2009, nel 2007 l’intera struttura subisce un nuovo restyling che permette all’ Olimpico di rientrare nella &#34;categoria 4&#34; della classificazione degli stadi UEFA.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;In quasi settant&#39;anni di storia, l’impianto ospita oltre alle partite di calcio delle due romane, anche la maggior parte delle finali di Coppa Italia, quattro finali della Supercoppa italiana (le edizioni del 2000, 2001, 2013 e 2017), numerosi tornei internazionali dell’Italia, quattro finali di Champions League, una finale di Coppa Uefa e la finale di Coppa Intercontinentale del ‘73 tra Independiente e Juventus.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Ovviamente non solo calcio. Dalla sua inaugurazione, l’Olimpico è protagonista di varie edizioni dei campionati italiani di atletica leggera, i Campionati del mondo di atletica leggera 1987 e tuttora ospita annualmente il Golden Gala. Negli anni non sono mancati poi eventi al di fuori dello sport, come ad esempio diversi concerti musicali. Tra questi, quello di Claudio Baglioni del 6 giugno 1998 rappresenta un vero e proprio record con un totale di oltre 90.000 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Quest’anno, a debuttare per prima in casa sarà la Lazio: il calendario della Serie A TIM 2022/2023 prevede infatti l’esordio all’Olimpico per gli uomini di Maurizio Sarri il 14 agosto alle 18.30 contro il Bologna di Siniša Mihajlović. Otto giorni dopo (il 22), tocca alla Roma di Mourinho ospitare alla stessa ora la neopromossa Cremonese guidata dal tecnico Massimiliano Alvini.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Da sempre gli spettatori romani rappresentano il cosiddetto uomo in più all’Olimpico. Le tifoserie, colorate di giallorosso o di biancoceleste, con le loro coreografie totali che riempiono gli spalti e circondano completamente il rettangolo di gioco, vivono il calcio con una passione unica al mondo e sono pronte anche per questa stagione a vivere ogni azione, ogni tiro, ogni passaggio con il fiato sospeso, in attesa di esplodere non appena il pallone terminerà in rete.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto www.wikipedia.it)&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto www.asroma.com)&lt;/p&gt;

Una lunga storia iniziata nel 1927

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Immerso nel parco del Foro Italico, alle pendici di Monte Mario, lo Stadio Olimpico è il più grande complesso sportivo della città di Roma e uno dei maggiori in Europa. Originariamente conosciuto come stadio dei Cipressi, l’impianto è, dal finale della stagione 1952-1953 a oggi, la casa della Roma e della Lazio.
Progettato nel ‘27 dall’architetto Enrico Del Debbio e inaugurato parzialmente (sino al primo anello) nel 1932, viene ripreso cinque anni dopo, ma interrotto praticamente subito a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, diventando prima sede di manifestazioni ginnico-sportive e parate militari del periodo fascista e poi autoparco dalle truppe alleate.
Nel 1949 il CONI, all’epoca proprietario della struttura, decide di affidarne il completamento ad Annibale Vitellozzi, che lo termina nel 1953. La struttura viene inaugurata il 17 maggio, con l'arrivo della tappa Napoli-Roma del 36° Giro d'Italia e con la partita di calcio Italia-Ungheria, terminata 3-0 per i magiari con Nándor Hidegkuti autore del primo gol nel nuovo stadio.
In quegli anni l’impianto viene soprannominato “dei Centomila” per via della capienza. Tuttavia, dopo l'assegnazione dei Giochi olimpici del 1960 alla città di Roma, ecco la denominazione definitiva di Olimpico, con annessi alcuni lavori di ristrutturazione: sono infatti eliminati i posti in piedi, con il risultato di portare la capienza effettiva a 65.000 spettatori.
In vista dei mondiali di calcio del ‘90, la struttura viene quasi interamente demolita e ricostruita in cemento armato, con l'eccezione della Tribuna Tevere, sopraelevata con l’aggiunta di altre gradinate. Le curve vengono avvicinate al campo di ben nove metri, mentre tutti i settori sono ricoperti con una tensostruttura bianca in fibra di vetro. Inoltre, sono installati anche dei seggiolini senza schienale e due maxischermi, costruiti nel 1987 per i mondiali di atletica, montati poi all'interno delle curve.
Per poter ospitare la finale di Champions League del 2009, nel 2007 l’intera struttura subisce un nuovo restyling che permette all’ Olimpico di rientrare nella "categoria 4" della classificazione degli stadi UEFA.
In quasi settant'anni di storia, l’impianto ospita oltre alle partite di calcio delle due romane, anche la maggior parte delle finali di Coppa Italia, quattro finali della Supercoppa italiana (le edizioni del 2000, 2001, 2013 e 2017), numerosi tornei internazionali dell’Italia, quattro finali di Champions League, una finale di Coppa Uefa e la finale di Coppa Intercontinentale del ‘73 tra Independiente e Juventus.
Ovviamente non solo calcio. Dalla sua inaugurazione, l’Olimpico è protagonista di varie edizioni dei campionati italiani di atletica leggera, i Campionati del mondo di atletica leggera 1987 e tuttora ospita annualmente il Golden Gala. Negli anni non sono mancati poi eventi al di fuori dello sport, come ad esempio diversi concerti musicali. Tra questi, quello di Claudio Baglioni del 6 giugno 1998 rappresenta un vero e proprio record con un totale di oltre 90.000 spettatori.
Quest’anno, a debuttare per prima in casa sarà la Lazio: il calendario della Serie A TIM 2022/2023 prevede infatti l’esordio all’Olimpico per gli uomini di Maurizio Sarri il 14 agosto alle 18.30 contro il Bologna di Siniša Mihajlović. Otto giorni dopo (il 22), tocca alla Roma di Mourinho ospitare alla stessa ora la neopromossa Cremonese guidata dal tecnico Massimiliano Alvini.
Da sempre gli spettatori romani rappresentano il cosiddetto uomo in più all’Olimpico. Le tifoserie, colorate di giallorosso o di biancoceleste, con le loro coreografie totali che riempiono gli spalti e circondano completamente il rettangolo di gioco, vivono il calcio con una passione unica al mondo e sono pronte anche per questa stagione a vivere ogni azione, ogni tiro, ogni passaggio con il fiato sospeso, in attesa di esplodere non appena il pallone terminerà in rete.
(Foto www.wikipedia.it)&nbsp;
(Foto www.asroma.com)

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Una lunga storia iniziata nel 1927

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