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&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;Di seguito le dichiarazioni rilasciate da&amp;nbsp;&lt;strong&gt;Magda Pozzo&lt;/strong&gt;, Ownership &lt;strong&gt;Udinese Calcio&lt;/strong&gt;, intervenuta nel corso della trasmissione Goal Economy su &lt;strong&gt;Radio TV Serie A con RDS&lt;/strong&gt;.&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;L’UDINESE NEL MONDO:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;em&gt;“Aver vissuto in paesi diversi tra cui Spagna e Gran Bretagna, mi ha permesso di avere una visione diversa anche sul mondo del calcio. Questo ci ha molto aiutato anche a livello di Udinese per avere le best practices europee, nel mio caso più prettamente commerciali. Direi che è stata una necessità, anche per il team Udinese, cercare di essere un brand internazionale e di espandersi, collegandoci sempre al mercato locale che per noi è senso di appartenenza, spostandosi però sempre più verso l’estero per avere una brand image internazionale che penso sia prioritaria non solo per noi ma per tutto il calcio italiano”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;IL MARKETING:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;&#34;Parlando di marketing, partirei dal marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia&#34;. Per noi è un grande onore rappresentare la nostra regione nel mondo: il presidente di regione, Massimiliano Fredriga è stato un visionario in questo e in generale avere la visione di utilizzare il canale calcio per esportare nel mondo la nostra regione. Qui c’è tutto: il senso di appartenenza e internazionalità.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;em&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;Il marketing è la nostra missione, quando si lavora nel calcio una missione è anche quella di comunicare e trasmettere messaggi sociali importanti, un altro concetto a me caro è la sostenibilità e con il nostro partner Bluenergy, cerchiamo di far passare questo messaggio e di dare un contributo importante all’attività della sostenibilità. Inaugureremo a breve il primo parco solare in Italia, che sarà un fiore all’occhiello della nostra strategia sostenibile. Si sente parlare a volte di marketing a livello di sostenibilità come &#34;greenwashing&#34;, e invece la realtà è che si parla proprio di lanciare messaggi importanti su temi sensibili come la sostenibilità. Il Bluenergy stadium è dotato di pannelli solari con l’obiettivo di diventare indipendenti durante i match days, ma non solo: ci sarà un progetto sociale e locale per sfruttare l’energia anche fuori dallo stadio. Queste collaborazioni sono state fondamentali per la realizzazione di questi grandi progetti, senza questi partner, non saremmo stati in grado di portare tutto a termine.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;Un altro esempio di sostenibilità che Udinese Calcio ha sposato è con  Macron per le maglie da gioco: siamo stati i primi a richiedere un prodotto 100% ecologico e dopo di noi hanno iniziato ad aderire all’iniziativa e a richiedere maglie realizzate con prodotti riciclabili e riciclati”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;/em&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;BLUENERGY STADIUM:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;“Nel panorama Italia siamo stati i più fortunati o forse i più tenaci, perché abbiamo lo stadio di proprietà. Questo ci ha permesso di non dipendere così tanto dai diritti televisivi e di creare questa differenziazione di revenues commerciali che ci permettessero di avere una stabilità nostra commerciale. Il 30% è contributo diretto di un nostro lavoro come Udinese come società e come stadio mi rende molto felice ed orgogliosa.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;em&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;Lo stadio deve diventare un asset di entertainment, completamente  scollegato dalla società sportiva. Vogliamo creare una cittadella ecologica con molte attività destinate alle famiglie: da palestre a centri medici, a punti di ritrovo per i giovani. Vogliamo che lo stadio diventi un momento di aggregazione anche familiare e il fatto che ci vengono posti sempre limiti nonostante queste leggi per lo stadio, è un peccato per Udinese e per tutto il mondo calcio”&lt;/em&gt;&lt;span style=&#34;background-color: initial;&#34;&gt;.&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;&lt;/em&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;IL PROGETTO MEDIA COMPANY:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;em&gt;“Diciamo che noi abbiamo creato la Tv non pensando ad una media company anche se poi nei fatti lo è diventata e continuiamo a svilupparci in tal senso cercando di offrire ai nostri partner una serie di attività che possano coprire tutte le loro esigenze, anche attività promozionali che sono molto importanti. Non diamo solo la visibilità alla maglia e allo stadio, ma ci sono tutta una serie di attivazioni di marketing in cui l’Udinese è strepitosa anche rispetto ad altre squadre e questo grazie soprattutto allo stadio che ci ha permesso di fare delle attivazioni che altrimenti sarebbero state complicate. Il fatto di uscire da attivazioni di immagine e di andare oltre, ad esempio il caso di Fashion Trust e della moda, siamo arrivati alla terza edizione vista anche la corrispondenza dei due concetti, scoprire giovani talenti nel calcio e nella moda. Cerchiamo di essere dei multimedia creativi, in cerca di visibilità da dare ai nostri partner”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;IL MULTICLUB:  &lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;em&gt;“È stato un progetto visionario, siamo stati la prima famiglia a introdurre il concetto di multiclub, per noi è tuttora un progetto molto interessante e positivo, sia per la parte tecnica ma non solo. C’è la possibilità di sviluppare talenti in entrambe le squadre e anche di avere uno scambio tecnico importante, tanto è vero che il team di scouting è comune, viene fatto per entrambe le squadre dallo stesso team e per me è un grande punto di forza. Ci permette di avere giocatori diversi con differenti caratteristiche in momenti diversi della storia dei club. Per noi è stato un progetto molto interessante. A livello commerciale un po’ meno, perché fino ad adesso prima in Premier e ora in Championship il mercato inglese è diverso, l’italiano è stato più locale fino ad oggi. Ora sono molto felice perché grazie alla Serie A e grazie agli uffici media e commerciali che sta aprendo nel mondo, ho visto una grande svolta da questo punto di vista. Adesso ci sarà attività di scouting nel middle east alla quale anche l’Udinese parteciperà per scoprire giovani talenti in questa area e possibilmente poi portarli in Europa”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;IL CALCIO ITALIANO VISTO DA LONDRA:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;em&gt;“Penso che c’è sempre questa immagine di un campionato senza dubbio più locale rispetto a grandi campionati come la Premier o LaLiga, ma secondo me sta cambiando la percezione, grazie all’attività di Serie A a livello europeo e mondiale. Avere questa immagine globale e internazionale aiuta moltissimo in tutti i settori, non solo per i diritti televisivi, ma per il valore aggiunto che può dare a tutte le squadre”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;strong&gt;&amp;nbsp;ESSERE UNA DONNA MANAGER NEL CALCIO:&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;&lt;em&gt;“Penso che preparazione e professionalità siano alla base di tutto, io sono stata molto rispettata nel settore, anche prima in quello industriale dove lavoravo. Questa è la base: preparazione, impegno e passione per quello che si fa. Nel calcio una donna è limitata anche per i temi di flessibilità di orario che dobbiamo tutti avere, questo io lo noto anche personalmente. Mi piacerebbe avere più donne con me all’interno del team e ultimamente ne sono entrate di nuove, però poi dobbiamo fare i conti con una vita non sempre così facile per seguire tutte le attività. È un ottimo momento per essere donna: se una donna è ben preparata è un ottimo momento per la situazione del lavoro, lo dico sempre a mia figlia di 21 anni: c’è una grande opportunità”.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p style=&#34;text-align: justify; &#34;&gt;(Foto Udinese Calcio)&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt; &lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;

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Serie A Enilive

Il programma del sabato della nona di Serie A Enilive comincia con la capolista Napoli impegnata in casa contro il Lecce

Napoli col Lecce per conservare il primato

 L`Atalanta ospita l`Hellas Verona alle 20.45 e cerca la terza vittoria di fila. 

Atalanta-Verona chiude il programma del sabato

Scala la classifica anche il Torino, che raggiunge il Milan al quinto posto

UDINESE NEI QUARTIERI ALTI

Venerdì 25 ottobre prende il via la 9ª giornata di Serie A Enilive 2024/2025

I RECORD PIÙ VICINI

L&#39;annuncio sul sito ufficiale del Parma

PARMA: PECCHIA RINNOVA FINO AL 2027

Per la prima volta dal 1996 un match del massimo campionato italiano sarà trasmesso gratuitamente in chiaro e in esclusiva su DAZN

DAZN riporta in chiaro la Serie A Enilive: anche chi non è abbonato potrà seguire gratuitamente Milan-Napoli

Inter e Juventus si contendono a San Siro il titolo di rivale principe del Napoli. Lazio e Roma inseguono il riscatto, mentre Atalanta e Fiorentina vogliono confermare i recenti successi. 

IL DERBY D’ITALIA INFIAMMA LA 9ª GIORNATA

Dopo tre sconfitte di fila il Torino cerca una vittoria contro il Como che invece sogna il sorpasso

Il Torino ospita il Como per ripartire

La nona giornata di Serie A Enilive si apre al Bluenergy Stadium: l`Udinese ospita il Cagliari, imbattuto da tre partite

Udinese-Cagliari apre la nona giornata

Al Franchi Fiorentina-Roma manda in archivio la nona giornata di Serie a Enilive, prima del turno infrasettimanale

Fiorentina-Roma chiude la nona giornata

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Di seguito le dichiarazioni rilasciate da&nbsp;Magda Pozzo, Ownership Udinese Calcio, intervenuta nel corso della trasmissione Goal Economy su Radio TV Serie A con RDS.L’UDINESE NEL MONDO:“Aver vissuto in paesi diversi tra cui Spagna e Gran Bretagna, mi ha permesso di avere una visione diversa anche sul mondo del calcio. Questo ci ha molto aiutato anche a livello di Udinese per avere le best practices europee, nel mio caso più prettamente commerciali. Direi che è stata una necessità, anche per il team Udinese, cercare di essere un brand internazionale e di espandersi, collegandoci sempre al mercato locale che per noi è senso di appartenenza, spostandosi però sempre più verso l’estero per avere una brand image internazionale che penso sia prioritaria non solo per noi ma per tutto il calcio italiano”.IL MARKETING:"Parlando di marketing, partirei dal marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia". Per noi è un grande onore rappresentare la nostra regione nel mondo: il presidente di regione, Massimiliano Fredriga è stato un visionario in questo e in generale avere la visione di utilizzare il canale calcio per esportare nel mondo la nostra regione. Qui c’è tutto: il senso di appartenenza e internazionalità.Il marketing è la nostra missione, quando si lavora nel calcio una missione è anche quella di comunicare e trasmettere messaggi sociali importanti, un altro concetto a me caro è la sostenibilità e con il nostro partner Bluenergy, cerchiamo di far passare questo messaggio e di dare un contributo importante all’attività della sostenibilità. Inaugureremo a breve il primo parco solare in Italia, che sarà un fiore all’occhiello della nostra strategia sostenibile. Si sente parlare a volte di marketing a livello di sostenibilità come "greenwashing", e invece la realtà è che si parla proprio di lanciare messaggi importanti su temi sensibili come la sostenibilità. Il Bluenergy stadium è dotato di pannelli solari con l’obiettivo di diventare indipendenti durante i match days, ma non solo: ci sarà un progetto sociale e locale per sfruttare l’energia anche fuori dallo stadio. Queste collaborazioni sono state fondamentali per la realizzazione di questi grandi progetti, senza questi partner, non saremmo stati in grado di portare tutto a termine.Un altro esempio di sostenibilità che Udinese Calcio ha sposato è con Macron per le maglie da gioco: siamo stati i primi a richiedere un prodotto 100% ecologico e dopo di noi hanno iniziato ad aderire all’iniziativa e a richiedere maglie realizzate con prodotti riciclabili e riciclati”.BLUENERGY STADIUM:“Nel panorama Italia siamo stati i più fortunati o forse i più tenaci, perché abbiamo lo stadio di proprietà. Questo ci ha permesso di non dipendere così tanto dai diritti televisivi e di creare questa differenziazione di revenues commerciali che ci permettessero di avere una stabilità nostra commerciale. Il 30% è contributo diretto di un nostro lavoro come Udinese come società e come stadio mi rende molto felice ed orgogliosa.Lo stadio deve diventare un asset di entertainment, completamente scollegato dalla società sportiva. Vogliamo creare una cittadella ecologica con molte attività destinate alle famiglie: da palestre a centri medici, a punti di ritrovo per i giovani. Vogliamo che lo stadio diventi un momento di aggregazione anche familiare e il fatto che ci vengono posti sempre limiti nonostante queste leggi per lo stadio, è un peccato per Udinese e per tutto il mondo calcio”.IL PROGETTO MEDIA COMPANY:“Diciamo che noi abbiamo creato la Tv non pensando ad una media company anche se poi nei fatti lo è diventata e continuiamo a svilupparci in tal senso cercando di offrire ai nostri partner una serie di attività che possano coprire tutte le loro esigenze, anche attività promozionali che sono molto importanti. Non diamo solo la visibilità alla maglia e allo stadio, ma ci sono tutta una serie di attivazioni di marketing in cui l’Udinese è strepitosa anche rispetto ad altre squadre e questo grazie soprattutto allo stadio che ci ha permesso di fare delle attivazioni che altrimenti sarebbero state complicate. Il fatto di uscire da attivazioni di immagine e di andare oltre, ad esempio il caso di Fashion Trust e della moda, siamo arrivati alla terza edizione vista anche la corrispondenza dei due concetti, scoprire giovani talenti nel calcio e nella moda. Cerchiamo di essere dei multimedia creativi, in cerca di visibilità da dare ai nostri partner”.IL MULTICLUB: “È stato un progetto visionario, siamo stati la prima famiglia a introdurre il concetto di multiclub, per noi è tuttora un progetto molto interessante e positivo, sia per la parte tecnica ma non solo. C’è la possibilità di sviluppare talenti in entrambe le squadre e anche di avere uno scambio tecnico importante, tanto è vero che il team di scouting è comune, viene fatto per entrambe le squadre dallo stesso team e per me è un grande punto di forza. Ci permette di avere giocatori diversi con differenti caratteristiche in momenti diversi della storia dei club. Per noi è stato un progetto molto interessante. A livello commerciale un po’ meno, perché fino ad adesso prima in Premier e ora in Championship il mercato inglese è diverso, l’italiano è stato più locale fino ad oggi. Ora sono molto felice perché grazie alla Serie A e grazie agli uffici media e commerciali che sta aprendo nel mondo, ho visto una grande svolta da questo punto di vista. Adesso ci sarà attività di scouting nel middle east alla quale anche l’Udinese parteciperà per scoprire giovani talenti in questa area e possibilmente poi portarli in Europa”.IL CALCIO ITALIANO VISTO DA LONDRA:“Penso che c’è sempre questa immagine di un campionato senza dubbio più locale rispetto a grandi campionati come la Premier o LaLiga, ma secondo me sta cambiando la percezione, grazie all’attività di Serie A a livello europeo e mondiale. Avere questa immagine globale e internazionale aiuta moltissimo in tutti i settori, non solo per i diritti televisivi, ma per il valore aggiunto che può dare a tutte le squadre”.&nbsp;ESSERE UNA DONNA MANAGER NEL CALCIO:“Penso che preparazione e professionalità siano alla base di tutto, io sono stata molto rispettata nel settore, anche prima in quello industriale dove lavoravo. Questa è la base: preparazione, impegno e passione per quello che si fa. Nel calcio una donna è limitata anche per i temi di flessibilità di orario che dobbiamo tutti avere, questo io lo noto anche personalmente. Mi piacerebbe avere più donne con me all’interno del team e ultimamente ne sono entrate di nuove, però poi dobbiamo fare i conti con una vita non sempre così facile per seguire tutte le attività. È un ottimo momento per essere donna: se una donna è ben preparata è un ottimo momento per la situazione del lavoro, lo dico sempre a mia figlia di 21 anni: c’è una grande opportunità”.(Foto Udinese Calcio)

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