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&lt;p&gt;Lazio-Milan di venerdì 1° marzo apre la 27&lt;strong&gt;ª&lt;/strong&gt; giornata della Serie A TIM. Per prepararci al meglio al big match, andiamo a rivivere cinque partite del passato recente giocate all’Olimpico fra le due società. Spoiler alert: ci sono due &lt;strong&gt;triplette&lt;/strong&gt; passate alla storia.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lazio 4-4 Milan, 5ª giornata 1999/2000&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La sfida della stagione 1999/2000 è una delle più &lt;strong&gt;iconiche&lt;/strong&gt; della storia dei due club, una partita che è possibile rivedere integralmente &lt;a href=&#34;https://www.youtube.com/watch?v=plhL9nPStfU&#34; data-new-window=&#34;true&#34; target=&#34;_blank&#34; rel=&#34;noopener noreferrer&#34;&gt;cliccando qui&lt;/a&gt;. All’Olimpico arriva il &lt;strong&gt;Milan campione d’Italia&lt;/strong&gt; che pochi mesi prima ha strappato lo Scudetto proprio dalle mani dei biancocelesti dopo un testa a testa appassionante durato fino all’ultima giornata. Entrambe le squadre si presentano all’appuntamento da imbattute e con i migliori giocatori a disposizione in campo: per i padroni di casa, i volti nuovi sono gli argentini Simeone e Veron; per gli ospiti, la novità è rappresentata dal capocannoniere della scorsa edizione della Champions League, l’ucraino Shevchenko.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Le due formazioni sono imbottite di talento e campioni e il match è scintillante. I laziali segnano per primi con una botta di controbalzo di &lt;strong&gt;Veron&lt;/strong&gt; che sorprende Christian Abbiati sul primo palo, poi le due squadre commettono un autogoal a testa nel giro di un minuto: per i capitolini è &lt;strong&gt;Mihajlović&lt;/strong&gt;&amp;nbsp;a recapitare nella propria porta una risposta miracolosa di &lt;strong&gt;Marchegiani&lt;/strong&gt; su Weah, per i rossoneri è &lt;strong&gt;Abbiati&lt;/strong&gt; a leggere male e a lasciar cadere in rete un calcio d’angolo battuto da Sinisa. La Lazio è galvanizzata e colpisce subito dopo con l’incornata imperiosa di &lt;strong&gt;Salas&lt;/strong&gt;, ma è una gioia effimera perché a quel punto &lt;strong&gt;Shevchenko&lt;/strong&gt; sale in cattedra con una &lt;strong&gt;tripletta da urlo&lt;/strong&gt; che ribalta il punteggio in 25 minuti. Gli uomini di Erikson non ci stanno, non vogliono soccombere ancora al Milan e riacciuffano il 4-4 finale con la doppietta del cileno Salas. A fine stagione, i biancocelesti festeggeranno uno &lt;strong&gt;storico&lt;/strong&gt; &lt;strong&gt;Scudetto&lt;/strong&gt;, mentre i rossoneri finiranno terzi consolandosi con il titolo di &lt;strong&gt;capocannoniere&lt;/strong&gt; di Sheva, l’unico straniero insieme a Platini a riuscirci alla prima in A.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lazio 0-1 Milan, 23ª giornata 2003/04&amp;nbsp;&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il Milan, campione d’Europa in carica, fa visita alla Lazio in qualità di &lt;strong&gt;capolista&lt;/strong&gt;. I rossoneri sono reduci dal leggendario derby di Milano vinto in rimonta 3-2 con la doppietta di Seedorf, un risultato che ha favorito la &lt;strong&gt;Lazio&lt;/strong&gt;, a sua volta impegnata in una incerta lotta per il 4° posto con Inter e Parma.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L’incontro è equilibrato e bloccato, i padroni di casa premono e costringono gli uomini di Ancelotti nella loro metà di campo, ma le occasioni da goal latitano da ambo le parti. A indirizzare il cammino del Diavolo verso il &lt;strong&gt;17° Scudetto rossonero&lt;/strong&gt; è una prima marcatura assoluta in stagione. &lt;strong&gt;Ambrosini&lt;/strong&gt; s’inserisce di gran carriera sul secondo palo, &lt;strong&gt;Seedorf&lt;/strong&gt; lo vede con la coda dell’occhio e lo serve con un lob morbido: il centrocampista rossonero spicca il volo e con una torsione aerea plastica indirizza la sfera dove Peruzzi non può arrivare. Il gesto di Ambrosini resta un unicum in quella annata, un goal che però lascia il segno nella storia del primo scudetto del Milan di Ancelotti.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871&#34; data-image-id=&#34;403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/24886692-bce3-4b19-84f1-116a01a71a27/4294294_large.jpg&#34; data-asset-id=&#34;403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871&#34; data-image-id=&#34;403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lazio 1-5 Milan, 7ª giornata 2007/08&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Nell’ottobre del 2007, Lazio e Milan condividono un inizio di stagione da &lt;strong&gt;incubo&lt;/strong&gt; che vede entrambi i club appaiati nella parte bassa della classifica, con soli 7 punti raccolti in 6 giornate. I rossoneri devono ancora smaltire la sbornia per i festeggiamenti della Champions League conquistata a maggio ad Atene, i biancocelesti sono alla ricerca della stessa condizione della passata stagione, conclusa al terzo posto con &lt;strong&gt;Delio Ross&lt;/strong&gt;i in panchina.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;I padroni di casa costruiscono le migliori occasioni per passare in vantaggio, ma a portarsi avanti è il Milan con un tiro-cross di &lt;strong&gt;Ambrosini&lt;/strong&gt; che inganna Muslera. L’impeto degli uomini di Mancini non si lascia affievolire e pochi minuti dopo &lt;strong&gt;Mauri&lt;/strong&gt; sigla il pari con un piattone preciso che non lascia scampo a Dida. Nel finale di frazione, lo stesso trequartista capitolino è complice di &lt;strong&gt;Muslera&lt;/strong&gt; nel calcio di rigore assegnato al Milan e trasformato da &lt;strong&gt;Kakà&lt;/strong&gt;. L’episodio stappa il match e la ripresa si trasforma in un monologo rossonero. Il brasiliano, che poche settimane dopo vincerà il &lt;strong&gt;pallone d’oro&lt;/strong&gt;, è straripante: prima segna la &lt;strong&gt;doppietta&lt;/strong&gt; personale, poi manda in porta &lt;strong&gt;Gilardino&lt;/strong&gt; per il poker. C’è tempo anche per concedere il bis all’attaccante campione del mondo, e il goal è da manuale del calcio: cucchiaio di Seedorf per la sponda di Ambrosini e conclusione di volo del Gila sotto il sette.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3&#34; data-image-id=&#34;08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/280bab72-b6ae-41de-b114-15a472df53b4/6608729_large.jpg&#34; data-asset-id=&#34;08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3&#34; data-image-id=&#34;08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lazio 2-0 Milan, 21ª giornata&amp;nbsp; 2011/12&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Lazio non batte il Milan all’Olimpico in campionato da &lt;strong&gt;13 partite di fila&lt;/strong&gt; e il 1° febbraio del 2012 i rossoneri di Allegri, campioni in carica, affrontano la trasferta di Roma con un solo punto da recuperare alla capolista Juventus. I padroni di casa, guidati da &lt;strong&gt;Reja&lt;/strong&gt;, lottano per tenere la scia dell’Udinese terza, in una stagione in cui il diritto d’accesso alla Champions League è riservato solo alle prime tre della classe. &lt;br&gt;Gli ospiti si rendono pericolosi sull’asse &lt;strong&gt;Ibrahimović&lt;/strong&gt;-Nocerino e con El-&lt;strong&gt;Sharaawy&lt;/strong&gt;, ma &lt;strong&gt;Marchetti&lt;/strong&gt; è insuperabile, i biancocelesti ci provano senza troppa fortuna con le conclusioni dalla distanza di Hernanes e &lt;strong&gt;Matuzalém&lt;/strong&gt;. Il risultato si mantiene in bilico fino al 76’: velo di Rocchi ad ingannare Thiago Silva, &lt;strong&gt;Hernanes &lt;/strong&gt;prende il tempo a Nesta e in caduta calcia in diagonale trovando l’angolino basso. Il vantaggio scioglie la Lazio che si getta sul Milan e all’85’ chiude le contese con una bella azione corale capitalizzata da capitan &lt;strong&gt;Rocchi&lt;/strong&gt;. 2-0 biancoceleste e tabù interrotto con la prima vittoria del nuovo millennio all’Olimpico contro i rossoneri.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a&#34; data-image-id=&#34;82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/21d72a1e-be4d-44dd-a44d-c46008146ca2/5882114_large.jpg&#34; data-asset-id=&#34;82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a&#34; data-image-id=&#34;82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lazio 4-1 Milan, 3ª giornata 2017/18&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;a href=&#34;https://www.youtube.com/watch?v=MZYhN92llaI&#34; data-new-window=&#34;true&#34; target=&#34;_blank&#34; rel=&#34;noopener noreferrer&#34;&gt;La sfida del 10 settembre 2017&lt;/a&gt; è ricordata per un’altra &lt;strong&gt;tripletta d’autore&lt;/strong&gt;.&amp;nbsp; La Lazio di Simone &lt;strong&gt;Inzaghi&lt;/strong&gt;, fresca vincitrice della Supercoppa Italiana, accoglie il Milan con il tandem d’attacco Immobile-Luis Alberto e un centrocampo affidato a Parolo-Milinkovic e Leiva, &lt;strong&gt;Montella&lt;/strong&gt; risponde con il tridente Suso, Cutrone e Borini supportato dall’ex Biglia, Kessié e Montolivo. I capitolini attendono guardinghi le iniziative degli avversari pronti a colpire con il proprio bomber di razza. &lt;strong&gt;Immobile &lt;/strong&gt;non delude le aspettative e stende il Milan con una tripletta in dieci minuti di gioco. Uno, due, tre: un penalty, una splendida girata al volo e una conclusione ravvicinata. I rossoneri sono tramortiti e concedono, &lt;strong&gt;Luis Alberto&lt;/strong&gt; ringrazia e sigla immediatamente il quarto goal, il primo di una stagione di svolta nella carriera dello spagnolo.&amp;nbsp; Di Montolivo la rete della bandiera dei meneghini.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd&#34; data-image-id=&#34;acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/7212ad50-cd18-48a1-9a15-2c671b37098d/6284000_large.jpg&#34; data-asset-id=&#34;acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd&#34; data-image-id=&#34;acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&lt;/p&gt;

Biancocelesti e rossoneri hanno animato la lotta per la vetta della Serie A in innumerevoli occasioni, dando vita a incontri entusiasmanti per la qualità degli interpreti in campo e per il fascino della rivalità storica. Rispolveriamo assieme la memoria d

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Lazio-Milan di venerdì 1° marzo apre la 27ª giornata della Serie A TIM. Per prepararci al meglio al big match, andiamo a rivivere cinque partite del passato recente giocate all’Olimpico fra le due società. Spoiler alert: ci sono due triplette passate alla storia.Lazio 4-4 Milan, 5ª giornata 1999/2000La sfida della stagione 1999/2000 è una delle più iconiche della storia dei due club, una partita che è possibile rivedere integralmente <a href="https://www.youtube.com/watch?v=plhL9nPStfU" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">cliccando qui</a>. All’Olimpico arriva il Milan campione d’Italia che pochi mesi prima ha strappato lo Scudetto proprio dalle mani dei biancocelesti dopo un testa a testa appassionante durato fino all’ultima giornata. Entrambe le squadre si presentano all’appuntamento da imbattute e con i migliori giocatori a disposizione in campo: per i padroni di casa, i volti nuovi sono gli argentini Simeone e Veron; per gli ospiti, la novità è rappresentata dal capocannoniere della scorsa edizione della Champions League, l’ucraino Shevchenko.Le due formazioni sono imbottite di talento e campioni e il match è scintillante. I laziali segnano per primi con una botta di controbalzo di Veron che sorprende Christian Abbiati sul primo palo, poi le due squadre commettono un autogoal a testa nel giro di un minuto: per i capitolini è Mihajlović&nbsp;a recapitare nella propria porta una risposta miracolosa di Marchegiani su Weah, per i rossoneri è Abbiati a leggere male e a lasciar cadere in rete un calcio d’angolo battuto da Sinisa. La Lazio è galvanizzata e colpisce subito dopo con l’incornata imperiosa di Salas, ma è una gioia effimera perché a quel punto Shevchenko sale in cattedra con una tripletta da urlo che ribalta il punteggio in 25 minuti. Gli uomini di Erikson non ci stanno, non vogliono soccombere ancora al Milan e riacciuffano il 4-4 finale con la doppietta del cileno Salas. A fine stagione, i biancocelesti festeggeranno uno storico Scudetto, mentre i rossoneri finiranno terzi consolandosi con il titolo di capocannoniere di Sheva, l’unico straniero insieme a Platini a riuscirci alla prima in A.Lazio 0-1 Milan, 23ª giornata 2003/04&nbsp;Il Milan, campione d’Europa in carica, fa visita alla Lazio in qualità di capolista. I rossoneri sono reduci dal leggendario derby di Milano vinto in rimonta 3-2 con la doppietta di Seedorf, un risultato che ha favorito la Lazio, a sua volta impegnata in una incerta lotta per il 4° posto con Inter e Parma.L’incontro è equilibrato e bloccato, i padroni di casa premono e costringono gli uomini di Ancelotti nella loro metà di campo, ma le occasioni da goal latitano da ambo le parti. A indirizzare il cammino del Diavolo verso il 17° Scudetto rossonero è una prima marcatura assoluta in stagione. Ambrosini s’inserisce di gran carriera sul secondo palo, Seedorf lo vede con la coda dell’occhio e lo serve con un lob morbido: il centrocampista rossonero spicca il volo e con una torsione aerea plastica indirizza la sfera dove Peruzzi non può arrivare. Il gesto di Ambrosini resta un unicum in quella annata, un goal che però lascia il segno nella storia del primo scudetto del Milan di Ancelotti.<figure data-asset-id="403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871" data-image-id="403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/24886692-bce3-4b19-84f1-116a01a71a27/4294294_large.jpg" data-asset-id="403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871" data-image-id="403fe5ee-ff95-4f7d-94b4-344d58c6f871" alt=""></figure>Lazio 1-5 Milan, 7ª giornata 2007/08Nell’ottobre del 2007, Lazio e Milan condividono un inizio di stagione da incubo che vede entrambi i club appaiati nella parte bassa della classifica, con soli 7 punti raccolti in 6 giornate. I rossoneri devono ancora smaltire la sbornia per i festeggiamenti della Champions League conquistata a maggio ad Atene, i biancocelesti sono alla ricerca della stessa condizione della passata stagione, conclusa al terzo posto con Delio Rossi in panchina.I padroni di casa costruiscono le migliori occasioni per passare in vantaggio, ma a portarsi avanti è il Milan con un tiro-cross di Ambrosini che inganna Muslera. L’impeto degli uomini di Mancini non si lascia affievolire e pochi minuti dopo Mauri sigla il pari con un piattone preciso che non lascia scampo a Dida. Nel finale di frazione, lo stesso trequartista capitolino è complice di Muslera nel calcio di rigore assegnato al Milan e trasformato da Kakà. L’episodio stappa il match e la ripresa si trasforma in un monologo rossonero. Il brasiliano, che poche settimane dopo vincerà il pallone d’oro, è straripante: prima segna la doppietta personale, poi manda in porta Gilardino per il poker. C’è tempo anche per concedere il bis all’attaccante campione del mondo, e il goal è da manuale del calcio: cucchiaio di Seedorf per la sponda di Ambrosini e conclusione di volo del Gila sotto il sette.<figure data-asset-id="08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3" data-image-id="08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/280bab72-b6ae-41de-b114-15a472df53b4/6608729_large.jpg" data-asset-id="08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3" data-image-id="08c47d1c-6d57-4451-9038-fbdecade68e3" alt=""></figure>Lazio 2-0 Milan, 21ª giornata&nbsp; 2011/12La Lazio non batte il Milan all’Olimpico in campionato da 13 partite di fila e il 1° febbraio del 2012 i rossoneri di Allegri, campioni in carica, affrontano la trasferta di Roma con un solo punto da recuperare alla capolista Juventus. I padroni di casa, guidati da Reja, lottano per tenere la scia dell’Udinese terza, in una stagione in cui il diritto d’accesso alla Champions League è riservato solo alle prime tre della classe. Gli ospiti si rendono pericolosi sull’asse Ibrahimović-Nocerino e con El-Sharaawy, ma Marchetti è insuperabile, i biancocelesti ci provano senza troppa fortuna con le conclusioni dalla distanza di Hernanes e Matuzalém. Il risultato si mantiene in bilico fino al 76’: velo di Rocchi ad ingannare Thiago Silva, Hernanes prende il tempo a Nesta e in caduta calcia in diagonale trovando l’angolino basso. Il vantaggio scioglie la Lazio che si getta sul Milan e all’85’ chiude le contese con una bella azione corale capitalizzata da capitan Rocchi. 2-0 biancoceleste e tabù interrotto con la prima vittoria del nuovo millennio all’Olimpico contro i rossoneri.<figure data-asset-id="82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a" data-image-id="82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/21d72a1e-be4d-44dd-a44d-c46008146ca2/5882114_large.jpg" data-asset-id="82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a" data-image-id="82d9407f-a756-43de-9ea8-175da12a5a9a" alt=""></figure>Lazio 4-1 Milan, 3ª giornata 2017/18<a href="https://www.youtube.com/watch?v=MZYhN92llaI" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">La sfida del 10 settembre 2017</a> è ricordata per un’altra tripletta d’autore.&nbsp; La Lazio di Simone Inzaghi, fresca vincitrice della Supercoppa Italiana, accoglie il Milan con il tandem d’attacco Immobile-Luis Alberto e un centrocampo affidato a Parolo-Milinkovic e Leiva, Montella risponde con il tridente Suso, Cutrone e Borini supportato dall’ex Biglia, Kessié e Montolivo. I capitolini attendono guardinghi le iniziative degli avversari pronti a colpire con il proprio bomber di razza. Immobile non delude le aspettative e stende il Milan con una tripletta in dieci minuti di gioco. Uno, due, tre: un penalty, una splendida girata al volo e una conclusione ravvicinata. I rossoneri sono tramortiti e concedono, Luis Alberto ringrazia e sigla immediatamente il quarto goal, il primo di una stagione di svolta nella carriera dello spagnolo.&nbsp; Di Montolivo la rete della bandiera dei meneghini.<figure data-asset-id="acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd" data-image-id="acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/7212ad50-cd18-48a1-9a15-2c671b37098d/6284000_large.jpg" data-asset-id="acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd" data-image-id="acb9edfd-87a6-4c2b-b471-ea2d9a53bffd" alt=""></figure>(Foto LaPresse)

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