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JUVENTUS: LE PRIME PAROLE DI MISTER SARRI

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Serie A Enilive, 34ª Giornata - Variazione Programmazione Atalanta-Lecce

Aggiornamento Numerazioni Maglie Primavera 1 2024/2025

Giudice Sportivo, Serie A Enilive 2024/2025 - 33ª Giornata, gare del 23 aprile

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&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;strong&gt;Maurizio Sarri&lt;/strong&gt;, neo tecnico della Juventus, ha rilasciato un&amp;#39;intervista al canale ufficiale del club, parlando della sua nuova avventura, dei suoi obiettivi, dell&amp;#39;eredità di Allegri e della prossima stagione.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;span style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;“&lt;em&gt;La prima sensazione arrivando alla Juventus è la consapevolezza di essere arrivato in un club importantissimo. &lt;/em&gt;&lt;/span&gt;&lt;span style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em&gt;Poi le sensazioni al di là della squadra le danno le persone. Ho visto un gruppo coeso, di grande mentalità e determinazione. È questa gran determinazione ad avermi convinto&lt;/em&gt;”.&lt;/span&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Sugli allenatori della Serie A TIM 2019/2020: &#34;&lt;em&gt;C&amp;#39;è il ritorno di Antonio Conte in una società importante, l&amp;#39;avvento di Giampaolo finalmente in una società di altissimo livello. C&amp;#39;è Ancelotti al Napoli e l&amp;#39;arrivo di Fonseca da valutare con attenzione, è un ragazzo con grandi doti. A Sassuolo abbiamo De Zerbi, un giovane emergente di grande talento, poi non voglio dimenticare nessuno ma a livello di allenatori la sensazioni è che sia una di quelle stagioni in cui si può innescare qualcosa di nuovo, qualche tendenza nuova&lt;/em&gt;&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Sugli obiettivi: &#34;&lt;em&gt;È un&amp;#39;eredità difficile, è una società che ha vinto tanto. Sarà difficile ripetere i risultati di questi ultimi cinque anni, anche numericamente. Il tentativo deve essere quello di dimenticare tutte queste responsabilità, divertirsi e far divertire. E possibilmente allungare la sequenza delle vittorie e dei risultati positivi&lt;/em&gt;&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Sulla corsa alla Champions League: &#34;&lt;em&gt;Bisogna vivere l&amp;#39;Europa per quello che è, una Juventus così straripante in Italia fa pensare a tutti che possa esser lo stesso in Europa, purtroppo oggi il nostro movimento non è questo. A livello europeo la Juve è una delle dieci società top. Poi è chiaro che si sta parlando dei massimi sistemi, alla fine quando ti alzi la mattina l&amp;#39;obiettivo è uno: vincere&lt;/em&gt;”.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Il tecnico ha poi riconosciuto l’importanza dell’allenatore all’interno di un team, in cui prevale la qualità dei giocatori: “&lt;em&gt;È più facile per un grande giocatore far diventare grande un allenatore che per un grande allenatore far diventare grande un giocatore normale. A 35 anni quando cominci pensi di poter incidere in maniera feroce, poi con l’esperienza ti rendi conto che incidi fino a un certo punto, poi il resto lo fanno i giocatori&lt;/em&gt;”. A livello di gioco Sarri cercherà di non perdere quanto di buono ha lasciato il suo predecessore Allegri: “&lt;em&gt;Tenteremo di giocare più palloni, questa è una filosofia di gioco. Vorrei che però la squadra tenga alcune caratteristiche di Allegri, che a tratti ti dava la sensazione di poterla mettere sotto, e poi ti schiacciava. Saper reggere quando si viene messi sotto è una qualità importante. Non dobbiamo perdere il 90% di cose positive che c’era nella squadra quest’anno&lt;/em&gt;”.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em&gt;(Foto Getty Images)&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;a href=&#34;http://www.juventus.com&#34;&gt;www.juventus.com&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;

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Maurizio Sarri, neo tecnico della Juventus, ha rilasciato un&#39;intervista al canale ufficiale del club, parlando della sua nuova avventura, dei suoi obiettivi, dell&#39;eredità di Allegri e della prossima stagione.

“La prima sensazione arrivando alla Juventus è la consapevolezza di essere arrivato in un club importantissimo. Poi le sensazioni al di là della squadra le danno le persone. Ho visto un gruppo coeso, di grande mentalità e determinazione. È questa gran determinazione ad avermi convinto”.

Sugli allenatori della Serie A TIM 2019/2020: "C&#39;è il ritorno di Antonio Conte in una società importante, l&#39;avvento di Giampaolo finalmente in una società di altissimo livello. C&#39;è Ancelotti al Napoli e l&#39;arrivo di Fonseca da valutare con attenzione, è un ragazzo con grandi doti. A Sassuolo abbiamo De Zerbi, un giovane emergente di grande talento, poi non voglio dimenticare nessuno ma a livello di allenatori la sensazioni è che sia una di quelle stagioni in cui si può innescare qualcosa di nuovo, qualche tendenza nuova".

Sugli obiettivi: "È un&#39;eredità difficile, è una società che ha vinto tanto. Sarà difficile ripetere i risultati di questi ultimi cinque anni, anche numericamente. Il tentativo deve essere quello di dimenticare tutte queste responsabilità, divertirsi e far divertire. E possibilmente allungare la sequenza delle vittorie e dei risultati positivi".

Sulla corsa alla Champions League: "Bisogna vivere l&#39;Europa per quello che è, una Juventus così straripante in Italia fa pensare a tutti che possa esser lo stesso in Europa, purtroppo oggi il nostro movimento non è questo. A livello europeo la Juve è una delle dieci società top. Poi è chiaro che si sta parlando dei massimi sistemi, alla fine quando ti alzi la mattina l&#39;obiettivo è uno: vincere”.

Il tecnico ha poi riconosciuto l’importanza dell’allenatore all’interno di un team, in cui prevale la qualità dei giocatori: “È più facile per un grande giocatore far diventare grande un allenatore che per un grande allenatore far diventare grande un giocatore normale. A 35 anni quando cominci pensi di poter incidere in maniera feroce, poi con l’esperienza ti rendi conto che incidi fino a un certo punto, poi il resto lo fanno i giocatori”. A livello di gioco Sarri cercherà di non perdere quanto di buono ha lasciato il suo predecessore Allegri: “Tenteremo di giocare più palloni, questa è una filosofia di gioco. Vorrei che però la squadra tenga alcune caratteristiche di Allegri, che a tratti ti dava la sensazione di poterla mettere sotto, e poi ti schiacciava. Saper reggere quando si viene messi sotto è una qualità importante. Non dobbiamo perdere il 90% di cose positive che c’era nella squadra quest’anno”.

(Foto Getty Images)

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